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Vezzano, 25 dicembre 2001 Safiya Ussaini Tungar-Tudu, nigeriana di 30 anni, potrà allattare il suo bambino sino al marzo 2002, poi sarà lapidata: uccisa a sassate. Così ha deciso un tribunale religioso condannandola a morte perché ha amato e fatto un figlio al di fuori del matrimonio. Attualmente la pena è stata sospesa, anche grazie alla fortissima mobilitazione internazionale ed alle migliaia di firme raccolte per contrastare questa decisone aberrante e crudele, decisa da un tribunale religioso, applicando in maniera rigidissima la svaria: la legge islamica più integralista ed intollerante. In queste settimane, anche sul nostro territorio comunale è iniziata una raccolta di firme a favore della cittadina nigeriana, (i moduli sono disponibili presso il bancone dell’ufficio anagrafico comunale) a dimostrazione dell’attenzione e della sensibilità della nostra comunità. Visto ed appurato che il Consiglio comunale di Vezzano (Tn) si è anche recentemente pronunciato contro l’applicazione della pena di morte (richiesta di una moratoria internazionale), l’Assemblea consiliare di Vezzano ad inviare all’Ambasciatore della Nigeria in Italia, S.E. Etim Okhpjo, presso la residenza dell’ambasciata nigeriana in Italia - Via Cancelleria n. 14 - 00186 Roma (e-mail: embassy@nigerian.it), l’allegato appello internazionale, per chiedere l’autorevole intervento del Presidente della Repubblica Federale di Nigeria, S.E. Olusegun Obasanjo, a favore della signora Safiya Hussaini Tungar-Tudu. I consiglieri comunali proponenti
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