verdi del trentino
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Trento, 10 dicembre 2002
VARIANTE DEL TESINO: UNA STRADA INUTILE E PERICOLOSA
Comunicato stampa dei Verdi del Trentino

Succede spesso che la popolazione chieda vengano realizzate determinate infrastrutture, come ponti e strade, e non si possa accontentare perché mancano le risorse o si frappongono altri ostacoli. Solo raramente accade che un’opera si faccia a dispetto della popolazione direttamente interessata. Un caso del genere sembra verificarsi con la “variante del Tesino”, un tratto di strada che verrebbe realizzato per rettificare la prima parte della strada che collega la Valsugana al Tesino, evitando l’attraversamento di Bieno.

Nei mesi scorsi c’è stato attorno a questo progetto un ampio dibattito. Si è levata forte la voce di popolazione e comitati spontanei, soprattutto in Valsugana, ma anche in Tesino, contrari al manufatto. Le ragioni sono molto semplici e drammaticamente “le solite”.

A fronte di un vantaggio che si traduce in un risparmio di tempo di percorrenza di circa cinque minuti, per chi proviene o si reca in Tesino, si sacrificano fondi, si penalizzano residenti che verrebbero a trovarsi, più di oggi, vicino ad una strada, ma, soprattutto, si intacca una porzione di territorio assai instabile, aggravando i rischi per chi si trova a valle. Si tratta dell’alveo del torrente Chieppena, la cui capacità distruttiva, in talune circostanze, è ben nota, almeno a chi non ha dimenticato la tremenda alluvione del 1966. Un torrentello insignificante, in poche ore, si trasformò in un fiume di sassi , fango ed acqua travolgendo tutto quello che si frapponeva al suo corso.

Ebbene oggi si vorrebbe costruire nell’alveo di quel torrente i sostegni di un tratto di strada.

Anche sugli asseriti vantaggi per il Tesino, c’è da discutere. Ipotizzare che pochi minuti di percorrenza in meno – a prezzo di un ulteriore sfregio al territorio e di ingentissime risorse economiche sprecate – garantirebbero il futuro turistico del Tesino, altrimenti destinato a soccombere, fa francamente sorridere. Succede spesso il contrario e cioè che i turisti non amino le modificazioni del territorio naturale. Lo dimostrano anche gli appelli che proprio in questi giorni giungono da parte di turisti non trentini a proposito degli impianti in val Jumela. E’ probabile che il Tesino abbia bisogno di investimenti per migliorare la propria offerta turistica e quindi richiamare un numero di ospiti adeguati a garantire un reddito alla popolazione, ma è certo che tutto ciò non dipenderà dalla strada in questione.

Per questi motivi i Verdi del Trentino si associano alla richiesta dei vari comitati locali (ma anche dell’intero consiglio comunale di Bieno, che alcuni anni fa si era dimesso per protesta contro il progetto di quella strada e che recentemente ha approvato un documento per ribadire la propria contrarietà alla variante) e dei numerosi cittadini che a gran voce hanno denunciato l’assoluta inutilità di questo manufatto a fronte di concreti rischi per la stabilità idrogeologica della valle del Chieppena.

E’ più che giustificata la richiesta di riesaminare, attraverso una nuova procedure di VIA, il nuovo progetto visto che il precedente è stato sensibilmente modificato, ma fin d’ora si può tranquillamente affermare che sarebbe auspicabile che il denaro pubblico – e si tratta di decine di milioni di euro – venisse più utilmente impiegato a vantaggio del Tesino e della Bassa Valsugana, per realizzare investimenti che garantiscano uno sviluppo sostenibile e duraturo nel tempo, anziché per opere di viabilità di dubbia utilità economica e certamente deleterie per l’ambiente.

Verdi del Trentino

      
   

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