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Trento, 20 dicembre 2013 Critiche dei Verdi alla giunta provinciale sull’aggiornamento del Piano rifiuti: «Sarebbe già pronto senza che ne siano stati resi noti i contenuti, che sia stato condiviso prima con le forze della coalizione e con le associazioni ambientaliste che avrebbero potuto portare idee e proposte», scrivono i portavoce, Marco Ianes e Lucia Coppola, e il presidente Aldo Pompermaier. «In più occasioni – aggiungono - abbiamo proposto alla coalizione il tema della gestione dei rifiuti, sulla quale abbiamo sempre sostenuto idee di recupero dei materiali, tramite trattamento meccanico, al fine di reintrodurli nei cicli produttivi. Senza incenerire o senza camuffare la chiusura del ciclo tramite produzione di combustibile che andrebbe a finire in cementifici, veri e propri piccoli inceneritori. Da queste scelte e da questi metodi, che ci paiono appartenere a metodologie passate che credevamo superate assieme alla scelta dell’inceneritore, gli ecologisti e civici verdi europei si dissociano totalmente, chiedendo una pronta discussione». Nello specifico, si punta sul ciclo produttivo di recupero dei materiali (si arriva a riciclare in questo secondo passaggio circa l’80% del residuo) che «è un business in espansione». Ianes propone di valutare una conversione industriale in questo senso del sito Whirlpool. «Vi si può realizzare - spiega - un impianto di trattamento meccanico del residuo indifferenziato. Il luogo ben si presterebbe per locazione, dato che è vicino alla tangenziale e pure all’autostrada, evitando così la costruzione di un ponte sull’Adige che sarebbe previsto per l’insediamento a Ischia Podetti e evitando, inoltre, la costruzione di un ulteriore “scatolone” in cemento in quella zona. Nel sito Whirlpool, inoltre, vi è già una notevole disponibilità di energia elettrica. Rimane da progettare il percorso di conversione e adattamento delle strutture e calibrare il sistema, magari analizzando soluzioni che prevedano il recupero delle materie e non la gestione dei rifiuti, sulla traccia del famoso “progetto Cerani” che, già un paio di anni fa, grazie all’interessamento dei comuni della piana Rotaliana e spinto dalle associazioni ambientaliste come Coordinamento Trentino pulito e Nimby Trentino, era stato proposto in alternativa all’inceneritore. Ora i tempi sono maturi e la struttura Whirlpool, potrebbe rappresentare un punto di partenza di una più vasta conversione industriale». |
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