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Trento, 13 aprile 2003 Sicurezza alimentare e qualità della vita sono stati i principali temi della conferenza stampa indetta ieri dal gruppo consiliare dei Verdi: con l’occasione di presentare la pubblicazione degli atti del convegno «Globalizzazione e qualità della vita. OGM, agricoltura e sicurezza alimentare» tenutosi a Trento nel gennaio 2002, si è parlato più in generale di ecologia e politica ambientale. L’on. Marco Boato ha sintetizzato brevemente il cammino culturale e politico del partito: «Una formazione politica che si fregia ormai di vent’anni di storia ed il cui simbolo, paradossalmente, alle prossime elezioni provinciali costituirà, accanto a molti rinnovati, uno dei più risalenti». Anche l’assessore Iva Berasi, al pari di Boato, ha tenuto a sottolineare la costanza che i Verdi hanno sempre dimostrato nell’attribuire più importanza ai contenuti della politica piuttosto che alle “beghe” di coalizione; passando poi al merito della conferenza l’assessore ha sottolineato come l’impegno del partito per i temi legati alla sicurezza alimentare abbia radici lontane: «A livello provinciale – ha spiegato la Berasi – abbiamo redatto una proposta di legge sul marchio di riconoscimento per i prodotti trentini senza OGM, non solo come garanzia per la salute dei consumatori ma anche come strumento di tutela per i produttori; anche la raccolta di firme per la valorizzazione dei prodotti locali è un’iniziativa nata da noi». Parlando più in generale della questione OGM si è voluto sottolineare come ormai gli effetti nocivi, soprattutto sui bambini, in forma di allergie, siano sempre più indiscussi all’interno della comunità scientifica. «E’ stato sperimentato che gli OGM annullano l’effetto degli antibiotici - ha detto ancora la Berasi - inoltre per legge deve esserne specificato l’uso solo se esso supera il 20% di prodotto. L’Europa sta cercando di arginare il fenomeno ma la pressione, a livello mondiale, da parte di poche multinazionali, è fortissima». L’assessore ha poi indicato due proposte di intervento: l’introduzione di prodotti biologici nelle mense scolastiche, e la previsione di un sostegno finanziario da parte della Provincia ai produttori che convertano le loro colture da tradizionali a biologiche nella delicata fase di transizione. Flora Silvestri ha infine esposto nel dettaglio l’intero progetto da cui ha preso poi corpo il convegno del 2002. «Il progetto è iniziato nella mensa di un asilo di Pergine - ha spiegato la Silvestri - per garantire l’alimentazione nella prima fase dell’infanzia: insieme a professionisti di varie aree scientifiche abbiamo analizzato il ciclo di produzione degli alimenti forniti: da dove vengono, come sono prodotti, ecc. In seguito, grazie al sostegno economico dell’amministrazione comunale, abbiamo esteso il progetto, e da due anni ormai tutti i cibi forniti, tranne la carne, sono di provenienza biologica. Da qui è infine partita l’idea del convegno su globalizzazione e qualità della vita, che ha visto presenti diverse esperienze e ha prodotto notevoli contributi, raccolti nel volume che oggi presentiamo». |
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