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Trento, giovedì 9 febbraio 2006 Leggiamo con grande stupore, sul giornale di mercoledì 8 febbraio, che le cantine Lunelli vorrebbero utilizzare le due gallerie del Doss Trento a Piedicastello, abbandonate dopo lo spostamento della tangenziale, per le loro esigenze industriali, ripensando a vecchi progetti. Già alla fine degli anni ‘50 inizio anni ‘60, la città di Trento ha detto no allo sfruttamento minerario da parte dell'Italcementi. E' il caso di riconfermare tale divieto per quell'area demaniale di importante valore storico, culturale, archeologico e ambientale, ad ogni ulteriore insediamento industriale. La Società Botanica Italiana ha inserito il Doss Trento nel censimento dei biotopi di rilevante interesse vegetazionale, meritevoli di conservazione; la Provincia di Trento lo ha inserito tra i propri biotopi, inoltre il Doss Trento è un SIC (Sito di interesse comunitario). L'area, che sarà liberata deve rimanere un bene demaniale, così come è l'intera area del Doss Trento, a beneficio della città di Trento e dei cittadini che andranno a visitarla. Non può essere oggetto di proposte economiche a vantaggio di interessi particolari e privatizzato a fette. Elena Pedrotti |
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