Trento, 11 settembre 2009
I Verdi, la Lega, gli inceneritori e le centrali nucleari:
contano i fatti, non i gazebo
Comunicato stampa
La Lega, si sa, è abituata a spararle grosse, contro tutto e contro tutti. Importante per i leghisti e cosa si grida in piazza non cosa si fa quando si governa. A questa logica non si sottraggono nemmeno i leghisti trentini che a Trento sono contrari all’inceneritore (ma quando hanno appoggiato la giunta provinciale di centro-destra guidata da Carlo Andreotti di rifiuti non si sono mai occupati), mentre nelle Regioni e nelle città dove sono al governo gli inceneritori li costruiscono, eccome. Basta fare un giro per Veneto e Lombardia, senza andar troppo lontani.
I Verdi, pur facendo parte della maggioranza provinciale e del comune di Trento (ma anche di altri comuni trentini, da Pergine a Riva ed Arco e in passato Rovereto), in materia di rifiuti hanno sempre sostenuto che prima di decidere con quale tecnologia “chiudere il cerchio” dello smaltimento dei rifiuti, occorre ridurre la produzione dei rifiuti e riciclare quello che si può riciclare. Una posizione coerentemente sostenuta negli anni, ed alla quale si è sempre ispirata l’azione concreta dei Verdi sul piano amministrativo. E che negli anni si è rafforzata avendo constatato che è una strategia vincente per affrontare un problema enorme anche in Trentino.
Ci si è forse scordati, con troppo faciloneria, che dieci anni fa la raccolta differenziata era inferiore al 5% ed ora è più che decuplicata, e si è verificato concretamente che può raggiungere il 70-80%. Se oggi dunque – a livello provinciale e nei principali comuni trentini – la raccolta differenziata ha raggiunto percentuali che rendono antieconomico ed antiecologico realizzare inceneritori per il trattamento della frazione residuale, questo lo si deve in gran parte al lavoro ed alla tenacia degli assessori verdi. Da Iva Berasi in Provincia ad Aldo Pompermaier a Trento, da Pino Finocchiaro a Rovereto a Giuseppe Facchini a Pergine e Fabrizio Miori e ora Roberta Angelini ad Arco, per non dire delle ripetute e coerenti iniziative sul piano politico del consigliere provinciale verde Roberto Bombarda (ben prima che la Lega si risvegliasse).
La convinzione che la raccolta differenziata può ancora aumentare quantitativamente e migliorare qualitativamente - soprattutto se la raccolta “porta a porta” sarà estesa a tutto il territorio provinciale e così una tariffazione coerente e adeguate sanzioni per chi non si adegua agli standard previsti - ci persuade ancor di più che la linea del “fare”, e non del “predicare”, fin qui seguita è quella giusta. Lo abbiamo ribadito anche due giorni fa con una esplicita ed inequivocabile presa di posizione del Consiglio federale dei Verdi del Trentino, quando le decisioni annunciate dal Sindaco di Trento Andreatta hanno riaperto la questione. Senza isterismi e senza minacciare improbabili sfracelli, ma con la consapevolezza che le idee giuste a poco a poco possono far breccia anche fra gli scettici e persino tra gli avversari politici.
Semmai la Lega che grida in Trentino il “no” all’inceneritore mentre li costruisce (o accetta la loro costruzione) altrove, dovrà spiegare questa non piccola contraddizione. E lo stesso si può dire per le centrali nucleari, alle quali la Lega è favorevole, che produrranno rifiuti pericolosissimi e indistruttibili per millenni e che nessuno sa come gestire e dove collocare. Ma forse è proprio perché i Verdi da anni denunciano le contraddizioni leghiste che diventano oggetto dei loro attacchi, anche in quelle poche occasioni nelle quali gli obiettivi, almeno a parole, sembrano coincidere.
Marco Boato
Presidente dei Verdi del Trentino
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Trento, 12 settembre 2009
Boato replica alla Lega sull’inceneritore
da l’Adige di sabato 12 settembre 2009
«La Lega che grida in Trentino il "no" all’inceneritore, mentre li costruisce altrove, dovrà spiegare questa non piccola contraddizione». Marco Boato, presidente dei Verdi del Trentino, nel dire che «col 70-80% di differenziata è antieconomico e antiecologico realizzare inceneritori» rivendica come battaglia dei Verdi, quella per la crescita della raccolta differenziata: «La nostra è la linea del "fare", e non del "predicare"».
Trento, 12 settembre 2009
Verdi alla Lega: «Sui rifiuti contano solo i fatti»
dal Corriere del Trentino di
sabato 12 settembre 2009
«La Lega a Trento è contraria all’inceneritore, mentre nelle altre città dove è al governo gli inceneritori li costruisce eccome.
Basta fare un giro in Veneto e Lombardia». A parlare è il presidente dei Verdi Marco Boato, che commenta così le dichiarazioni dei vertici del Carroccio. Boato ricorda l’impegno del suo partito in materia di rifiuti. E sottolinea: «La Lega dovrà spiegare la sua non piccola contraddizione sull’inceneritore, ma anche sulle centrali nucleari». Poi conclude: «Contano i fatti, non i gazebo». Intanto il Carroccio ha presentato la proposta di mozione anti-inceneritore a livello provinciale, comunale e circoscrizionale.
«Chiediamo — si legge nel testo — di fermare il progetto che prevede la costruzione di un impianto di incenerimento di rifiuti a Ischia Podetti. E di incentivare maggiormente la raccolta differenziata».
Trento, 12 settembre 2009
Boato attacca la Lega:
siete incoerenti
dal Trentino di sabato 12 settembre 2009
Dopo il consigliere del Pdl Rodolfo Borga, anche la Lega ha presentato una mozione in Provincia per chiedere di fermare il progetto dell’inceneritore, studiare tecnologie alternative e impianti di bio-compostaggio. Intanto ieri è iniziata, in via Manci, la raccolta anti-inceneritore del Carroccio (oggi pomeriggio gazebo a Gardolo, in piazza Libertà).
Un’iniziativa che si è già attirata le critiche di Marco Boato, leader dei Verdi. «La Lega che grida no all’inceneritore in Trentino mentre li costruisce o accetta la loro costruzione altrove, dovrà spiegare questa non piccola contraddizione - accusa Boato - è lo stesso ragionamento delle centrali nucleari, a cui la Lega è favorevole. Contano i fatti, non i gazebo». |