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Rovereto, 29 giugno 2008 Sandoz, Amr e Civica scuola musicale. Sono i tre fronti su cui i Verdi attaccano a testa bassa il sindaco Valduga. E Pino Finocchiaro rincara la dose, ammonendo il primo cittadino che davanti alle telecamere di Tca ha apostrofato come «politicamente disonesto» il presidente della circoscrizione di Lizzana Maurizio Migliarini: «Il sindaco la deve smettere di trattare i cittadini e i rappresentanti delle istituzioni come sudditi». E Donata Loss se la prende anche con Rovereto Insieme e Margherita: «Fanno passare per mediazione politica quella che spesso si dimostra collusione». Sulla Sandoz, Finocchiaro, Pozzer e gli altri Verdi premettono di non aver preconcetti sugli impianti industriali, se corretti e ben funzionanti. «Qui però - argomentano - si tratta di rifiuti pericolosi, per i quali è previsto uno smaltimento ad hoc. Non abbiamo dubbi che Sandoz sia un'azienda seria, ma il Comune è mancato in ciò che per tradizione ha sempre fatto: chiedere una consulenza specialistica a dei tecnici di fiducia, un'analisi indipendente. Una prassi alla quale si sono richiamate tutte le amministrazioni degli ultimi 20 anni». Di solito l'incarico veniva affidato a una delle realtà più autorevoli d'Italia, l'istituto di tutela ambientale dell'Università di Venezia. Fu lo stesso ente, ricorda Finocchiaro, che bocciò il progetto di sviluppo della Siric. I Verdi sono scettici sull'inceneritore: «Se vengono combusti dei solventi abbiamo seri dubbi che lo scarto sia aria fresca. A meno che alla Sandoz non abbiano scoperto la trasmutazione degli elementi. In questo caso potrebbero candidarsi al Nobel per la chimica» ironizzano. Sulla Civica Zandonai, piena solidarietà agli insegnanti, fissi e precari, agli allievi e ai loro genitori «per i metodi adottati dal sindaco, che è arrivato all'insulto contro il direttore Bulfamante, accusato in pubblico di essere "venuto a lucrare a Rovereto". Sono affermazioni inaccettabili. Chiediamo trasparenza e condivisione sulle sorti della scuola». Il capitolo Amr lo affronta uno che se ne intende: Mauro Previdi, che ne è stato a lungo ai vertici, soprattutto nel delicato periodo di trasformazione della municipalizzata. «L'attuale gestione di Amr ha tradito l'ispirazione sociale che la caratterizzava dalla nascita in nome di un principio economico secondo cui la municipalizzata deve fare utile». Può apparire paradossale, ma mentre l'Amr "sociale" della gestione Previdi aveva concluso il proprio mandato con un utile importante, grazie all'acquisizione del servizio parcheggi dalla Gestopark, oggi la municipalizzata soffre.Al punto di battere alle casse del Comune per ripianare un debito di 250 mila euro. «Questi soldi dovrebbero servire a costruire parcheggi. Ma perchè mai,
visto che a Lizzana il costo previsto di 2 milioni e 220 mila euro è
lievitato di 300 mila? Inoltre, di quei 97 posti auto ricavati al costo di
25.361 euro l'uno, 24 vengono posti in vendita a 20 mila euro. Cioè
sottocosto. Perb non dire dei costi di personale, lievitati di 150 mila euro
l'anno, mentre si tolgono servizi utili come quello per i. Perchè mai
ripianare il deficit di un'azienda gestita in maniera quantomeno poco
attenta?». Ma ce n'è anche per l'amministrazione: «Il parcheggio multipiano
dell'ospedale era già previsto dal Piano sosta approvato dal consiglio,
sarebbe stato realizzato nel 2007. Azzolini, stracciando il patto con l'Azienda
sanitaria ha fatto perdere questa opportunità alla città». |
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