Ruggero Pozzer - attività politica e istituzionale | ||||||
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Rovereto, 13 settembre 2007 Per il terzo anno consecutivo il Comune di Rovereto non aderisce alle linee provinciali d'azione antismog per il prossimo inverno. «I motivi evidenziati con enfasi dall'assessore comunale Azzolini - interviene Ruggero Pozzer, capogruppo dei Verdi - sono facilmente confutabili. Afferma che le soluzioni prospettate dai tecnici provinciali non sono le migliori. Le linee d'azione che supporterebbero la ragione pronunciata da Azzolini riguardano i seguenti punti: la sperimentazione attuata a Rovereto dell'asfalto catalizzante al biossido di titanio; il lavaggio delle strade; la presenza del teleriscaldamento; la necessità di non caricare le responsabilità economiche sui meno abbienti che possiedono un veicolo euro 0 e che non hanno le risorse per sostituirlo. Per quanto riguarda la presenza di asfalto al biossido di titanio vorrei ricordare che tale accorgimento è presente sulle strade roveretane solo per alcune decine di metri in via Benacense, ma che le strade comunali corrispondono ad oltre 200 chilometri. Tale soluzione, anche se funzionasse in modo perfetto, nella sua limitata attuazione non può risolvere il problema. E poi non si conosce la tossicità del biossido di titanio. Per quanto riguarda il lavaggio delle strade è ancora da sottolineare la lunghezza della viabilità roveretana. Tale operazione, durante gli anni scorsi, è stata effettuata su meno di venti chilometri e con una frequenza limitatissima per via dei costi e della difficoltà di bagnare le strade nel gelo invernale. La tesi riguardante la presenza a Rovereto del teleriscaldamento è vera. Tale metodo distributivo di energia calorica è senz'altro un valido limitatore di emissioni. Ultima intuizione del nostro assessore è la tesi demagogica che non si devono toccare le classi meno abbienti che circolano con mezzi euro 0. In tal senso anziché eventualmente proporre un incentivo economico comunale per favorire la sostituzione d'auto, Azzolini offre libertà di utilizzo a tutti gli euro 0. Una sorta di licenza di inquinare più facile da proporre rispetto all'affrontare il problema in modo serio».
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RUGGERO POZZER |
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