Ruggero Pozzer - attività politica e istituzionale | ||||||
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Nell’ultima seduta di giunta, il duro scontro verbale fra il sindaco Valduga e il gruppo dei Verdi, con Pozzer e Loss che hanno lasciato l’aula. Ora il consigliere verde lancia l’allarme, contro quella che a suo dire è una «gestione imperialista» della democrazia comunale. «Mercoledì sera - afferma Pozzer - il Consiglio Comunale di Rovereto si è riunito per discutere, tra le altre cose, una mozione riguardante la destinazione dell’area ex Bimac di via Lungo Leno destro. L’ltea è in procinto di costruirvi 32 nuove abitazioni ed un blocco di uffici per l’Azienda Sanitaria. Già dal 2002 il sottoscritto, in qualità di Consigliere Comunale si batte per un differente destino di quell’area sottolineando il valore che un diverso utilizzo potrebbe avere per la riqualificazione del centro storico roveretano. Sono convinto che edificare residenzialità sull’ultima grande area libera nel nucleo urbano antico della città sia una previsione al di fuori di ogni logica di buona vivibilità e visione urbanistica. Credo nell’utilizzo di quell’area come centro di aggregazione e di servizio, libera in superficie e con ampi parcheggi sotterranei dedicati agli attuali residenti ed ai visitatori che tramite passerelle sul torrente Leno accederebbero con facilità al nucleo cittadino antico e l’ospedale. Invece, ad una situazione di ingolfamento edificatorio e di traffico veicolare già molto precaria, si vuole aggiungere nuova edificazione e nuova residenzialità con conseguente aumento di traffico e disagio». Secondo Pozzer «il dibattito avvenuto l’altra sera voleva ricercare un possibile ripensamento contando sulla nuova presidenza di Itea. Durante il dibattito ricordavo le responsabilità politiche della scelta ad iniziare da quella del Sindaco Ballardini, grande sostenitore dell’operazione. Ricordavo poi come le mie critiche siano sempre state rivolte anche alla scorsa Amministrazione, della quale facevo parte pur essendo in disaccordo circa il destino della ex Bimac. Certo è che l’Amministrazione Maffei ha assunto la scelta positiva di eliminare la previsione di due palazzine centrali salvaguardando a piazza una area centrale del futuro edificato. Fuochi e fulmini hanno infiammato l’aula consiliare quando stavo giungendo a ricordare le responsabilità del Sindaco Valduga nell’operazione. Giustificandosi dietro al paravento dell’ “ormai è troppo tardi” il Sindaco Valduga si è sempre rifiutato di proporre alla Provincia di Trento (che controlla Itea) un auspicabile dietro front sul destino dell’area. Da un Sindaco che ha vinto le elezioni comunali con la promessa del “no alla cementificazione” si pretendeva coerenza e un impegno in tal senso». Da qui il fattaccio: «Il Sindaco - recrimina Pozzer - alle mie recriminazioni rispondeva, come è solito fare, interrompendo ed insultando pesantemente ogni obiezione al regime autoritario instaurato nel Consiglio della nostra Città. La Vicepresidente del Consiglio Comunale era costretta ad interrompere la seduta per fermare le intemperanze del Sindaco ed il sottoscritto abbandonava la sala consiliare con la collega Donata Loss, impossibilitati ad esprimere democraticamente le nostre osservazioni. Come già successo altre volte. Il Consiglio “Imperiale” continuava il suo lavoro felice di avere costretto all’abbandono anche l’ultima vena di dissenso».
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RUGGERO POZZER |
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