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Rovereto, 27 aprile 2011 Più spazi aperti in città per i giovani, senza controlli o assurde imposizioni. Li vuole Armando Polli. consigliere della circoscrizione Sacco San Giorgio, in controtendenza con la “Rovereto dormiente” che pretende silenzio assoluto. «A San Giorgio - scrive Polli - nell’area verde posta al limitare del quartiere, da una parte si trova la muraglia grigia dei tanti appartamenti, dall’altra la campagna verde. Viene naturale dirigersi verso le macchie di colore in movimento dentro e attorno la pista di skateboard. Molta incertezza ha preceduto la realizzazione del manufatto: polemiche e discussioni per l’incapacità di individuare un luogo adatto per la struttura con i cittadini preoccupati per qualche rumore e la vitalità dei ragazzi. Che sorpresa osservare le evoluzioni di ragazzi e bambini, le movenze e lo scambio di parola come spettacolo d’armonia e attenzione. Riuniti in piccoli gruppi, giovani e piccoli parlano tra loro fittamente. Poi improvvisamente qualcuno con disinvoltura si lascia scivolare per la discesa in cemento, quindi risale l’erta finale arrivando alla meta con balzo, talvolta piroetta. Lentamente l’attrezzo viene raccolto e si ritorna. Se talvolta qualcuno sbaglia il gesto nessuno dei presenti lo nota o lo evidenzia, gli altri osservano e non giudicano. E poi ci sono le piccole biciclette. Anche qui un andirivieni attorniato dal brusio e dallo sguardo dei compagni. All’esterno della pista, altri giovani osservano e sorridono: quel lieve rullare del pattino mette allegria e compagnia. Anche qualche adulto con il piccolo si avvicina attratto da quell’alone di serenità. E’ la magia emanata da un semplice campo di skateboard. Accanto il terreno per il calcio dove bambini e ragazzine rincorrono un pallone. Quanto bisogno per la città di porzioni di terreno libero, frequentabile sempre senza controlli o assurde direttive. Giunge notizia che ci siano ancora intoppi per l’uso dello skatepark. Qualcuno nelle vicinanze si lamenta per i rumori. E allora si immagina che per ogni circoscrizione della città si realizzi una pista di skateboard. E finalmente l’adulto taccia o si ingozzi di cibo e televisione». |
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