Rovereto, 15 gennaio 2017
PIAZZA UMBERTO SAVOIA
E’ UNA REALTA’
da l'Adige di
domenica 15 gennaio 2017
Mentre dai campanili della città si sentivano risuonare le campane del mezzogiorno, ieri all'ingresso della piazza del Mart è stata scoperta la targa che ribattezza quel luogo simbolo di Rovereto e lo dedica alla memoria di uno dei suoi illustri cittadini: Umberto Savoia. Quel gesto semplice ma carico di significato l'ha compiuto il fratello gemello di Umberto, Mario, ed i presenti lo hanno sottolineato con un caloroso applauso ne via vai di turisti e gente comune.
«È un sogno che si avvera» aveva commentato poco prima negli avvolti di palazzo Alberti Patrizia Belli. La giornalista e scrittrice fa parte di quel gruppo di amici di Umberto Savoia che negli ultimi dieci anni si è prodigato perché questo sogno diventasse realtà. Il professore e pittore roveretano è morto nel 2006 e subito dopo si è fatta largo l'idea di rendergli omaggio in questo modo. «A lui si deve l'embrione del Mart» ricordava sempre Patrizia Belli tratteggiando il ritratto di Savoia. Per questo il consiglio comunale sia nel 2013 che l'anno scorso ha votato all'unanimità la delibera con la quale si è completato l'iter burocratico per l'intitolazione della piazza.
«Quello che compiamo oggi è l'atto dovuto di una città ad un uomo che se ne è innamorato - spiegava ieri il sindaco Francesco Valduga -. Ed è proprio da questo innamoramento che è nata l'idea del Mart, figlia dell'emozione». Valduga però ha aggiunto che «il ricordo non può essere fine a se stesso, deve diventare impegno». Impegno a valorizzare sempre di più questi luoghi, pensati come spazi per far dialogare la gente, le genrazioni. Luoghi dove l'arte e la cultura sono protagonisti ma dove le persone possano interagire. «La sfida continua - ha concluso Valduga - perché è nella sua natura. Così come il nostro impegno».
A ricordare la figura di Umberto Savoia nelle vesti di professore d'arte alle scuole medie è stato il collega ed amico Giuseppe Mocatti. «L'unica cosa della scuola che non potete associare a Berto - ha esordito - è la cattedra. Non era mai seduto in cattedra, non era nel suo stile». Ma il suo modo di insegnare appassionava i ragazzi. Ed è rimasto nella mente di molti roveretani che lo hanno conosciuto e che ieri hanno voluto prendere parte all'intitolazione della piazza. Erano in tanti: colleghi docenti, ex sindaci, amministratori di oggi e di allora, professionisti che a vario titolo hanno partecipato a scrivere la lunga storia del polo culturale e museale che ospita anche il Mart.
«Un antico detto dice che la riconoscenza è la memoria del cuore» ha concluso ieri Patrizia Belli prima di invitare tutti sotto la targa. E quel nome all'ingresso della via che porta all'ombra della cupola disegnata da Mario Botta ha proprio questo significato. È il grazie della «sua» città.
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Rovereto, 15 gennaio 2017
«SAVOIA, IL CONTAMINATORE
CHE CONTRIBUÌ AL MART»
La piazza del museo intitolata
al pittore e docente.
Il ricordo di Valduga.
Mocatti: era semplice
dal Corriere del Trentino
di domenica 15 gennaio 2017
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Rovereto, 15 gennaio 2017
«UN SOGNO
DIVENUTO REALTÀ
LA CITTÀ
RINGRAZIA SAVOIA»
Il sindaco Valduga alla cerimonia di intitolazione
dello spazio sotto la cupola:
«Con l’entusiasmo delle
sue idee ha saputo rendere migliore la nostra città
dal Trentino di
domenica 15 gennaio 2017
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