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Rovereto, 31 dicembre 2011
«Spese per la casta e lavoro, le priorità»
Nisi (Verdi): «Dopo Dellai, non un suo delfino»
«Monti mi ha deluso. Introdurre la Tobin tax»

dal Corriere del Trentino di sabato 31 dicembre 2011

«La politica è un mezzo che serve a migliorare la vita di tutti, non per arrotondare lo stipendio». Giorgia Nisi è nata a Rovereto il 22 giugno 1982, studia Relazioni internazionali ed è impiegata nelle risorse umane alla ditta Zobele. Figlia dell’ex assessore Donata Loss e attiva nei Verdi, è stata con Michele Pedrotti coordinatrice del programma elettorale a sostegno della candidatura a sindaco di Mauro Previdi alle scorse comunali. Le preferenze ottenute non sono bastate per un posto in Consiglio, ma la giovane è stata nominata membro della Commissione attività economiche e produttive della Comunità di valle della Vallagarina. È decisa ad affrontare quest’incarico con responsabilità e umiltà.

Giorgia Nisi, lei è entrata in politica per le ultime elezioni comunali e, a differenza di molti suoi coetanei, si è fatta notare.
«In realtà non ne ero digiuna: da tempo aiutavo mia madre nella sua attività. Da sempre, al contrario di molti miei coetanei, nutro fiducia nei confronti della politica che considero un mezzo positivo per migliorare la vita delle persone. Da un po’ mi proponevo di dare il mio contributo. Parlando di giovani, però, devo dire che tendiamo ad essere rappresentati più dai movimenti che dai partiti».

Si riferisce alla crisi dei partiti? A cosa crede sia dovuta?
«Sì. Non si capisce perché le priorità e gli obiettivi dei partiti non riescano ancora a collimare con quelli dei giovani. Anche i loro linguaggi sono differenti. I partiti in vece dovrebbero parlare non solo alla pancia dei ragazzi, ma anche alla loro testa. Servono discorsi concreti per migliorare la vita dei giovani e ricostruire la loro fiducia».

Che discorsi concreti?
«Senza lavoro non si vive, quindi finché non c’è quello è inutile parlare del resto: bisogna ingaggiare una lotta contro il precariato. Serve minore pressione fiscale sul lavoro, si potrebbe introdurre l’obbligo per le aziende a una retribuzione minima per apprendisti e stagisti. E ancora, è importante la sostenibilità socio-ambientale: con le spese miliari si potrebbe costruire 3.000 asili nido. Poi propongo una no tax area per le imprese verdi, un salario sociale di cittadinanza, che il 2% del Pil sia destinato a scuole e ricerca. Per i giovani servono nuovi luoghi di aggregazione: sono preoccupati e frustrati per la mancanza di prospettive, ma non hanno un posto dove riunirsi per parlarne perché le sedi di partito fanno impressione e i bar sono dispersivi. Allo scopo vedrei bene l’Urban center».

Nessuna delle proposte è contenuta nella manovra del governo Monti.
«Sono delusissima. Mi aspettavo che Monti si occupasse di noi giovani, invece evidentemente ai Vip non riesce di immedesimarsi nella nostra condizione, provano solo tenerezza per la vita da bohemien cui siamo costretti. Trovo uno scandalo non si sia ancora introdotta la Tobin tax».

Il decreto «Salva-Italia» toccherà anche le casse del Trentino.
«Non troverei giusto lasciare andare alla deriva il nostro Paese senza contribuire al risanamento. Cero, se la manovra fosse più equa, la questione avrebbe un altro colore».

E l’Europa? L’asse del Trentino è sempre più spostato a nord verso l’Euregio.
«Ben venga quest’apertura all’Europa: potrebbe rivelarsi importante per i giovani in termini di sbocchi professionali».

Come vede la provincia rivolta al 2013?
«Sarà per forza un anno di ricambio per la fine dell’egemonia di Dellai, mi piacerebbe avvenisse uno stacco secco. Dobbiamo evolvere, mi piacerebbe non arrivasse al potere uno dei suoi delfini anche se so che questa è quasi solo un’utopia perché i bacini di voti non cambiano molto. Ciononostante lavorerò per un ricambio».

Sposa la posizione degli amministratori “rottama tori”?
«Sin dai tempi dell’università a Milano ho seguito Giuseppe Civati e Matteo Renzi. Li ho incontrati a Monza nel 2003 e mi hanno fatto un’ottima impressione. Ora come ora, però, non so più cosa pensare di Renzi: cerca di costruire una nuova Dc ma non so se lo faccia per propugnare la causa dei giovani o se alla fine sarà il rappresentante più giovane degli interessi della casta».

A un’esponente dei Verdi non si può non nominare l’inceneritore di Trento.
«Vuol sapere cosa ne penso? Porta il cancro. Noi ci siamo sempre battuti per la raccolta differenziata, per una razionalizzazione, maggiori controlli e sanzioni».

 

      

Giorgia Nisi

GIORGIA NISI, 29 anni,
membro della Commissione attività economiche e produttive della Comunità di valle della Vallagarina

   

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