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Rovereto, 3 settembre 2006 L'assessore all'urbanistica Maurizio Tomazzoni ha parlato e s'è tirato addosso i «peste e corna» dei verdi. Ha detto che la variante est si dovrà fare e i verdi lo fischiano da lasciarci i polmoni. «Incredibile - dice il coordinatore Pino Finocchiaro - che possa avere detto una cosa del genere. Il traffico aumenta del 3% all'anno e quindi lui propone di fare altre strade: questa è una logica assolutamente micidiale. Il traffico è un'emergenza sanitaria e il problema che hanno gli amministratori è di come ridurre il numero della auto che attraversano le nostre città, non quello di costruire altre strade. Più strade significa più auto! Tomazzoni dice che le amministrazioni precedenti a quella Valduga hanno impedito la realizzazione della variante e non è vero, perché la variante Laezza Boeri è già approvata e non può neppure dire che per quattro case a Sacco (altro che quattro case!) il consiglio è bloccato dall'ostruzionismo. La verità è che questa giunta va avanti a tentoni: la vicenda di Santa Maria lo dimostra, come lo dimostra la storia di Sacco. Il fatto è che è molto meglio che questa amministrazione non faccia nulla. Perché se Valduga e i suoi stanno fermi ci sarà magari la stagnazione ma almeno non si fanno danni». «Del resto - afferma Finocchiaro - la politica ormai mera conservazione di sé stessi. L'aumento delle indennità lo dimostra. Quelle del sindaco, degli assessori e del presidente del consiglio gridano semplicemente vendetta al cielo. Sono scandalose, mentre l'aumento del gettone ai consiglieri è un mero specchietto per le allodole». L'autunno si affaccia e tornano le polemiche politiche. I verdi passano all'attacco lo fanno anche sul terreno della comunicazione. Critiche del consigliere Ruggero Pozzer alla nuova veste della rivista del comune, critica soprattutto al fatto che dalle pagine del giornale l'assessore Renato Manzana ha voluto far uscire il dibattito politico. «È stato eliminato lo spazio per i gruppi consiliari - afferma Pozzer - e fin dalle origini riservato alle opinioni dei gruppi e che permetteva il resoconto ai cittadini da parte delle minoranze. Non dobbiamo mai dimenticare che l'attuale maggioranza è stata eletta da un quarto dei cittadini di Rovereto. I rimanenti tre quarti ha espresso la preferenza per i gruppi politici di minoranza. Già in tempi fortunatamente trascorsi nella prima metà del secolo scorso, la stampa, gestita dagli amministratori dell'epoca, toglieva voce ai rappresentanti minoritari». Una voce a senso unico, dice il consigliere dei verdi, pagata dai soldi pubblici. |
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