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Rovereto, 25 febbraio 2017 Pino Finocchiaro fa un passo indietro. Lunedì rimetterà nelle mani dell'assemblea dei Verdi il ruolo di portavoce del partito. «Non posso più mantenere l'incarico - spiega -. Mi sento responsabile della composizione della coalizione oggi al governo della città. Un'amministrazione che non ha realizzato niente di quello che ha promesso sul piano ambientale, e che anzi si contraddistingue per essere la giunta che taglia più alberi di sempre». Il riferimento contingente è ancora quello di via Benacense, al centro di un progetto di riqualificazione avversato dagli ambientalisti cittadini in quanto prevede l'abbattimento di 14 olmi. Ma l'orizzonte del caso politico è ben più ampio. L'episodio scatenante, quello che ha portato a galla le tensioni sottotraccia tra il sindaco Francesco Valduga ed i Verdi cittadini è stato l'addio del Verde Maurizio Migliarini alla presidenza della circoscrizione Lizzana-Mori Ferrovia a causa, ha spiegato, dei continui attacchi da parte dei rappresentanti di Rovereto al Centro, la lista che fa riferimento all'assessore Carlo Plotegher. Ma a bruciare ancor di più a Finocchiaro il fatto che Migliarini sia stato sostituito dal consigliere Omar Russo di Fratelli d'Italia. «All'indomani della fuoriuscita di Migliarini e della denuncia del "fuoco amico" - ricorda Finocchiaro -, è stata fatta una riunione di coalizione. Se alla fine si decide di sostituire un rappresentante dei Verdi con uno di Fratelli d'Italia è ovvio allora che si è rotto qualcosa». Il caso Migliarini è stato dunque solo l'ultima goccia, le tensioni ed i malumori da parte del partito ambientalista per la gestione quotidiana della città sono, spiega Finocchiaro, di lunga data. Sul caso di via Benacense si sono ad esempio fatti «diversi sopralluoghi, anche con esponenti di peso della giunta - spiega il prossimo ex portavoce dei Verdi -. In queste occasioni gli assessori hanno convenuto con noi che gli olmi che ora si vuole abbattere non sono una minaccia né per la circolazione di mezzi e persone né per i sottoservizi. Non a caso, nonostante le nostre continue richieste, non abbiamo mai potuto avere la documentazione che certifica i presunti danni ai sottoservizi operati dalle radici degli olmi». Uno scontro formale, ma anche di principio, quello portato avanti dai Verdi: «Come è possibile tagliare alberi come gli olmi, quando ovunque in Europa si valorizzano le piante ad alto fusto, dato che è chiaro a tutti che la lotta all'inquinamento passa solo dal combinato disposto tra la loro presenza e la diminuzione del traffico?». Ma se i Verdi fuori da Palazzo Pretorio ormai sono in scontro aperto con la giunta, atmosfera diversa si respira tra le mura del municipio. Qui, seppur non contento dell'aria che tira tra il proprio partito ed il suo sindaco, l'assessore alle Politiche Sociali Mauro Previdi continua a lavorare a testa bassa per i progetti di inclusione sociale e di difesa del reddito degli strati più disagiati dei roveretani, mentre l'altro «verde» della maggioranza, il consigliere (e presidente dell'Agenzia dello Sport della Vallagarina) Ruggero Pozzer, è invece uno dei più convinti sostenitori di Valduga. «Ma Pozzer sono due anni che non si fa vedere in sede al partito» taglia secco Finocchiaro.
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