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Riva del Garda, 4 aprile 2018
Addio Itala Marchi Barbagli, maestra e anima del «Maffei»
da l'Adige di mercoledì 4 aprile 2018

Se si può associare un volto femminile alla storia più vera di Riva del Garda, il volto sarebbe quello gentile ma deciso di Itala Marchi Barbagli, scomparsa nella notte tra lunedì e martedì alla veneranda età di 98 anni, madre del dottor Paolo Barbagli e suocera dell'assessora rivana Renza Bollettin.

Quella di Itala Marchi Barbagli è tutta una storia da raccontare, una storia che s'intreccia indissolubilmente con quella più autentica e profonda di Riva.

Prima diplomata in studi classici al liceo «Maffei» (era tuttora presidentessa onoraria del Comitato Andrea Maffei), prima consigliera comunale nel 1951 assieme a Vittoria Confalonieri Bonuzzi, collaboratrice della prima ora e per lungo tempo della rivista «Judicaria», la signora Barbagli è stata maestra e scrittrice, donna vitale e attiva sino all'ultimo, basti pensare che fino all'anno scorso frequentava con lo stesso entusiasmo e la stessa curiosità di sempre i corsi dell'Utetd, l'Università della Terza Età e del tempo disponibile che lei stessa assieme ad un manipolo di altre donne rivane aveva contribuito a far diventare grande.

«Itala è la vita affrontata a viso aperto, con la carica del coraggio, dell'ottimismo, della curiosità intellettuale» scriveva il collega Vittorio Colombo in un ritratto pubblicato sulla rivista «Judicaria». 

Nata a Varignano («per caso» ha sempre detto lei), figlia di Gisella Angeli e dell'irredentista Serafino Marchi, Itala Marchi Barbagli viveva in via Storck assieme ai figli Paolo e Fabio. Maturità classica al «Maffei», un diploma alle magistrali per trovare lavoro, Itala comincia la sua professione di maestra in Friuli, in una località che oggi fa parte della Slovenia. Poi in Val di Ledro, a Nago (dove conosce il futuro marito Bruno Barbagli) e infine gli anni a Riva, alle «Nino Pernici», dove diventa la maestra di generazioni e generazioni di rivani che ancora oggi la ricordano con affetto e nostalgia. 

Itala Marchi Barbagli è stata anche scrittrice, autrice dell'interessante e ormai introvabile volume «Riva e la sua storia», edito dalla tipografia Tonelli nel dicembre 2003. «Un piccolo omaggio a Riva del Garda - scriveva nella conclusione la signora Itala - Perché ci sproni a mantenere viva la volontà di amare e rispettare il patrimonio tramandatoci dai nostri padri e a non dissiparlo per i nostri figli e nipoti».

Il momento più triste della sua vita fu la morte del marito, il 19 giugno 1993: «Ringrazio Dio - scriveva - di avermi donato un compagno carissimo, col quale ci capivamo, ci siamo sempre vicendevolmente aiutati in tutti i sensi. Col 19 giugno '93 è finito il periodo più bello della mia vita di sposa e di madre. Il Signore mi accompagni fino a quando egli vorrà».

I funerali di Itala Marchi Barbagli si terranno domani alle 16 nella chiesa Arcipretale di Riva.

      
   

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