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Trento, 22 febbraio 2012 Nell’interessantissima e partecipatissima serata che si è svolta il 15 febbraio in Sala Rosa della regione, che aveva come tema il futuro del Bondone, ho potuto percepire che le sorti di questa montagna così vicino a Trento stanno a cuore a moltissime persone sia del mondo ambientalista, sia del mondo politico, in particolare dei Verdi. Le mie capacità oratorie sono ancora molto scarse, in quanto poco abituato a parlare davanti ad una platea, soprattutto come quella dell’altra sera ricca di personaggi notoriamente avvezzi a parlare in pubblico, perciò ho deciso di scrivere e comunicare alcune mie considerazioni attraverso la stampa. Desidero precisare che quello che esprimerò sarà solamente una mia personale opinione, non vi sono accordi o dettami del mio gruppo di appartenenza e per questo mi assumo eventuali responsabilità su quanto scriverò. Condivido pienamente l’intervento appassionato di Francesco Borzaga dove evidenzia la necessità di rafforzare in modo sincero e leale le forze politiche ed ambientaliste al fine di ottenere risultati più efficaci e validi per il nostro futuro. Sono convinto che sia necessario un avvicinamento tra questi due poli, tanto vicini come idee ma a volte distanti per altri motivi, che sia arrivato il momento di dimenticare vecchi rancori ed incomprensioni e che finalmente si giunga ad un accordo unitario, come il vecchio proverbio “l’unione fa la forza”. Abbiamo la grande fortuna di avere un rappresentante in consiglio provinciale, Roberto Bombarda, che con grande competenza e serietà ogni giorno lavora assiduamente per cercare di arginare le “grandi” idee di alcuni, con proposte e segnalazioni sempre puntuali e costanti; cogliamo l’occasione per creare una forza unita ed efficace! Penso che, come me, anche gli altri rappresentanti politici dei verdi sarebbero disposti ad impegnarsi maggiormente anche al servizio delle associazioni con le quali, fino ad ora, mi pare non ci sia stato un grande collegamento. Mi sentirei molto più motivato, anche come rappresentante politico in comunità di valle e rappresentante della commissione ambiente, se fossi contattato da associazioni o comitati a difesa del territorio per poter portare in sede istituzionale le problematiche che più ci stanno a cuore e riuscire ad instaurare un dialogo proficuo insieme. In fondo, le sorti di un territorio si decidono nelle sedi politiche e più si è compatti, maggiore è la possibilità di ottenere risultati concreti. Concludendo mi domando: qual è il sistema più efficace per ottenere il massimo dei risultati condividendo le stesse idee. Giorgio Marzari |
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