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Trento, 17 novembre 2011
Il museo nelle gallerie è merito anche dei Verdi
lettera di Luciano Martinello
da l’Adige di giovedì 17 novembre 2011

In qualità di cittadino di Piedicastello che segue attivamente le questioni del martoriato quartiere e lo sforzo di riqualificazione, ho assistito più volte a dibattiti, pubbliche riunioni e assemblee, nelle quali il presidente della Circoscrizione, Melchiore Redolfi, si attribuisce il merito della realizzazione del Museo Storico nelle gallerie già attraversate dalla circonvallazione della città.

Per rispetto della verità, mi preme ricordare che ciò che il presidente Redolfi afferma, non corrisponde al vero. Di fronte al rischio incombente che l’area interessata venisse ceduta a privati, furono i Verdi di Piedicastello che per primi intervennero pubblicamente nel febbraio 2004 sulla stampa locale, in Circoscrizione e in Comune, affinché: «l’area delle gallerie, di importante valore storico, culturale, archeologico e ambientale, non venisse privatizzata a fette e ceduta a privati per scopi industriali», come per altro è avvenuto per altre parti dello stesso Doss Trento, ma la stessa area delle gallerie: «rimanesse un bene demaniale, a beneficio della città di Trento e dei cittadini che andranno a visitarla».

Solo nell’ottobre del 2007 il presidente Dellai e il sindaco di Trento Pacher, annunciarono pubblicamente l’idea del Museo della Memoria in galleria che si è concretizzata con la realizzazione dell’attuale struttura culturale, data in gestione alla Fondazione Museo Storico del Trentino.

Di questo risultato, credo, possano essere soddisfatti i cittadini e vada riconosciuto il merito del Comune e della Provincia; ma credo altrettanto che tale merito vada riconosciuto a quelle forze politiche che come i Verdi si sono impegnate per il miglioramento della qualità della vita nel quartiere e nella città, e alle Associazioni che contribuiscono alle attività nel Museo delle Gallerie.

Luciano Martinello

      
   

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