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Trento, 20 marzo 2012 Frequento il Doss Trento sin da bambino e tutt’ora, quando ho ospiti nella mia abitazione, il Doss Trento è tra le mete interessanti preferite. Di recente, ho avuto modo di accompagnare una parente; non è stato possibile però visitare il Museo Storico Nazionale degli Alpini, poiché essendo domenica, era chiuso. La stessa sorte è toccata anche a altri turisti presenti. Difatti, il Museo resta chiuso nelle giornate di sabato e festive; è visitabile solo su prenotazione. Ho voluto fare questa premessa, poiché l’appello rivolto attraverso il giornale, dal Presidente dell’ A.N.A. di Trento Maurizio Pinamonti di riqualificare il Doss Trento con la realizzazione di ulteriori opere e progetti, destano in me qualche perplessità che vorrei manifestare. La storia del nostro Paese, anche recente, ha evidenziato come nella maggior parte dei casi, la progettazione di opere durevoli in occasione di grandi eventi o raduni nazionali o internazionali, spesso non corrisponde alle necessità. Il Doss Trento è un Biotopo riconosciuto dalla Provincia Autonoma di Trento. La Società di Botanica Italiana lo ha inserito nel Censimento dei biotopi di rilevante interesse vegetazionale meritevole di conservazione. E’ questo, a mio parere il fattore principale che assieme a quello storico-culturale di cui il Museo Nazionale degli Alpini è una parte, dovrebbe essere di riferimento per qualsiasi intervento sul luogo, a maggior ragione quando si propongono per il Doss Trento “Progetti di riqualificazione e di accesso rapido”. Tanto più nella situazione attuale con carenza di risorse pubbliche. Prima di proporre altre opere sul Doss Trento che andrebbero inevitabilmente a scapito dello spazio delle aree verdi circostanti, non sarebbe opportuno da subito aprire al traffico pedonale la strada che sale da nord e riconosciuta come “Tagliata di settentrione” e che è peraltro vicina al parcheggio dell’area Zuffo? Inoltre non si potrebbe assicurare stabilmente le visite al Museo anche nelle giornate di sabato e festive in particolare nelle belle stagioni? Al posto della “Spianata proposta per la realizzazione di un teatro all’aperto con gradinate”, non sarebbe meglio lasciare quello spazio a disposizione del verde arboreo e al gioco libero e creativo dei bambini, facendo comunque anche spettacoli o manifestazioni teatrali e culturali come per altro già avviene nel prato davanti al monumento? Sarebbe un grosso errore aprire liberamente al traffico automobilistico (peraltro già autorizzato per le persone diversamente abili), l’accesso al parco su entrambe le strade, come viene richiesto nell’appello, per la “Strada degli Alpini”. Le salite potrebbero essere autorizzate invece per le biciclette e organizzate con bus navetta. Luciano Martinello |
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