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Trento, 23 marzo 2014 Caro direttore, mi permetta di precisare alcune cose, in merito a quanto scritto sul vostro giornale ieri. 1. I Verdi del Trentino hanno sollecitato tutti coloro che hanno ricoperto ruoli amministrativi e politici nel passato, a restituire i vitalizi e le liquidazioni che tanto ci hanno scandalizzato in questo periodo, senza distinzione di nomi. 2. Il riferimento particolare a Roberto Bombarda è scaturito dal fatto che, al momento dell’approvazione della situazione attuale, era l’unico eletto in provincia per nome dei Verdi e quindi è logica la diretta sollecitazione ad una persona che, sotto la bandiera Verde ed eletto grazie ai voti dei Verdi, ha determinato alcune scelte politiche, partecipandovi. 3. Una considerazione generale: chiunque dica di aver fatto beneficenza con gli introiti ricevuti, apre quesiti molto delicati, poiché, a mio personale parere, e ribadisco personale parere, viene da pensare secondo quale criterio si decida a chi versare tali denari in beneficenza; saranno versamenti disinteressati oppure finalizzati alla promozione di qualche futura candidatura, magari in vista delle prossime comunali? Forse penso male, ma di «verde» ho solo l’animo e il pensiero e non certo l’età, quindi la mia esperienza sia politica che lavorativa mi permette di guardare avanti anche su questo tema; suggerisco, quindi, che invece della beneficenza (a chi poi non si saprà mai, quindi dubitare di questi tempi è lecito), si proceda ad istituire un vero e proprio fondo, dove la trasparenza sui versamenti di chi ha goduto di questi incredibili e assurdi privilegi sia davvero reale. Il fondo, poi, dovrà essere usato per fini pubblici; anche qui alcuni suggerimenti: scuola e formazione, incentivi per lo sviluppo e la ricerca di nuovi mercati per far crescere il lavoro. Marco Ianes |
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