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Trento, 28 ottobre 2012 Leggo l’intervento del senatore Divina, sull’Adige del 26 ottobre. Pur condividendo i contenuti, mi stupisce davvero come un esponente di un partito inceneritorista del nord, possa arrogarsi il merito di aver determinato la scelta di un passo indietro, peraltro nemmeno ufficiale, sul tema inceneritore. Infatti, non scordiamo che la Lega, nelle giunte del nord, sostiene inceneritori e, anzi, ha propri rappresentanti nei vari consigli di amministrazione delle varie società partecipate che gestiscono gli impianti. Davvero coerente la politica leghista. Inoltre, segnalo che, purtroppo, non è ancora ben definito come saranno gestiti i rifiuti residui e, questo, se permettete, preoccupa non poco. Si parla di produrre cdr (combustibile da rifiuto), per centrali che qui da noi non ci sono, oppure per cementifici. Ma queste combustioni possono ugualmente essere pericolosissime, addirittura peggiori di quelle di un inceneritore. Poi, chi e come si controllano le emissioni delle combustioni di cementifici di privati? Quindi, necessario attendere il nuovo piano rifiuti prima di cantare vittorie di Pirro! Ho sempre sostenuto che qui manca il giusto approccio politico alla gestione dei rifiuti e così rimane, a quanto si vede dalle dichiarazioni di chi sta gestendo la partita, per ora. Noi abbiamo le idee chiare: non rifiuto, ma risorsa e materia prima seconda, da re-immettere nel ciclo produttivo. Nessuna emissione, nessuna combustione, risparmio energetico al massimo possibile. È realtà e non utopia, al di là di ogni demagogia politica. Se si vuole si può intraprendere una strada nuova e eco-sostenibile, con costi molto più contenuti di ipotesi di inceneritori, gassificatori (surrogati di inceneritori) o sistemi di produzione di cdr. L’avevamo detto anni fa, ora lo ribadiamo: il Trentino può e deve uscire da soluzioni standard e non più sostenibili economicamente e ambientalmente. Anche queste nuove vie servirebbero per dare valore alla nostra giusta autonomia. Senza scendere in piazza con bandierine e capei col piumot, possiamo far vedere che autonomia significa innovazione e rispetto per l’ambiente. Noi ci proviamo, assieme ai trentini che credono in questi progetti nuovi di politica innovativa. Marco Ianes |
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