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Trento, 21 novembre 2013 E ci risiamo. Appena insediato, l'assessore Gilmozzi parla di gestione dei rifiuti. Mandiamoli a Bolzano,anzi no, mandiamoli in Veneto o in Lombardia che ce li chiedono. Anzi no, al posto dell'inceneritore costruiamo uno stabilimento ad Ischia Podetti per fare CSS ( combustibile solido secondario), il quale, ricordo, altro non è che un derivato dei rifiuti e serve da far bruciare nei cementifici, proprio al pari di come avviene con un inceneritore. Così i cementifici (Sarche?) bruceranno rifiuti (CSS) in forma privata e molto meno appariscente, leggi magari meno controllata! Il quarto piano rifiuti sarà emesso entro gennaio, dice il "nuovo" assessore. Ma bene, nuovamente senza interpellare associazioni ambientaliste, ma calandolo dall'alto, come è sempre stato fatto. E le alternative proposte anche in campagna elettorale? Un esempio era la riqualificazione del sito Whirlpool, senza andare a costruire nuovi complessi industriali; in quel sito si sarebbe potuto realizzare uno stabilimento industriale che recuperasse le materie dell'indifferenziato, per poi venderle sul mercato e usare i soldi per abbassare la tariffa rifiuti dei contribuenti. Senza combustioni, senza nuovi faraonici stabilimenti da costruire ad Ischia Podetti, senza produzioni di CSS, che restano sempre rifiuti da bruciare. Avevamo proposto un metodo diverso, un approccio condiviso al sistema gestione rifiuti, coinvolgendo associazioni ambientaliste nel redigere il nuovo piano provinciale. A parole tutti d'accordo sull'avviare percorsi virtuosi, ma ora, passata la festa (elezioni), gabbato lo santo (elettori creduloni che hanno ritenuto di bocciare la proposta politica dei Verdi, ritenuti inutili per la politica locale ambientale e di salvaguardia del territorio). A questa politica vecchia, diciamo di no! Saremo pronti a contrastarla con ogni mezzo politico possibile. Sarà dura, sarà difficile, vista l'esclusione dal consiglio provinciale, ma saremo presenti per dare battaglia contro queste politiche di gestione dei rifiuti che appartengono al passato, sia come scelte tecniche, sia come metodi di approccio escludenti il dialogo. Se i Verdi sono rimasti fuori dal consiglio, non sono però rimasti fuori dalla politica. Abbiamo le mani più libere, ora che ci hanno pure scaricato, denigrando totalmente la nostra proposta. E, quindi, possiamo dare voce con forza al nostro chiaro e netto NO a queste politiche obsolete e insostenibili, in tema di gestione della partita rifiuti. Si continuano a perpetrare errori macroscopici in tema di gestione ambientale e dei rifiuti. E i Trentini non hanno valutato che la nostra presenza in consiglio provinciale avrebbe potuto guidare nuove vie e nuovi approcci. Proveremo a farlo da fuori, coinvolgendo le persone e le associazioni. Questa volta, però, con toni molto meno soft, e con approcci più diretti e immediati. In maniera chiara ed inequivocabile, non sosterremo scelte di questo tipo che riteniamo vecchie, superate e non all'altezza di un Trentino che vuole apparire baluardo della tutela ambientale sui media, salvo percorrere strade insostenibili nella realtà. Se vogliamo essere un punto di riferimento per la nazione e per l'Europa, stiamo davvero partendo con il piede sbagliato e,forse, anche con le persone sbagliate preposte a tutelare ambiente e territorio. Marco Ianes |
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