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Trento, 14 febbraio 2015 Lettera al direttore (o articolo di cronaca) , con preghiera di pubblicazione. I primi giorni dello scorso dicembre, l’Adige dava notizia, tramite il suo corrispondente locale Giacomoni, della nuova linea ad alta tensione che attraverserà in quota l’ intera fascia della Marzola da Pramarquart al Cimirlo 8,4 chilometri con 29 tralicci. Nello stesso articolo il cronista si sorprendeva per l’assordante silenzio del mondo ambientalista. Nella mia lettera precedente esprimevo la mia soddisfazione per l’eliminazione dei tralicci dalle zone abitate delle circoscrizioni cittadine e del Calisio e mi chiedevo come mai il consiglio circoscrizionale di Povo avesse dato un parere favorevole così frettolosamente senza nemmeno passarlo alle commissioni competenti, cosa che ha fatto il consiglio di Villazzano dando poi parere contrario. Il silenzio dei Verdi nelle circoscrizioni è dovuto al fatto che non sono presenti, ricordo che alle ultime elezioni è stato eletto un solo consigliere comunale e nessun consigliere circoscrizionale. I Verdi di Povo e Villazzano hanno subito attivato la consigliera Lucia Coppola che ha presentato un emendamento richiedente l’ interramento sulla sede stradale del tratto Cimirlo – Pramarquart considerato che il tracciato previsto corre a fianco della strada. Il 27 gennaio il consiglio comunale ha approvato la delibera di valutazione dell’ impatto ambientale sul progetto preliminare della nuova linea con la seguente prescrizione: “ valutare la possibilità di interramento del nuovo elettrodotto nel tratto parallelo alla strada di collegamento tra passo Cimirlo ed il rifugio Maranza ed in subordine valutare la possibilità di ricollocazione del nuovo elettrodotto nel tratto parallelo alla strada di collegamento tra passo Cmirlo ed il rifugio Maranza, in modo tale che la linea aerea non pregiudichi l’alto valore panoramico della zona”. Consapevoli che è un progetto di competenza statale, che dovrà avere anche il parere della provincia (in Verdi non sono più presenti ne in parlamento ne in provincia) purtroppo di più non è possibile fare. Assicurando sempre, nei limiti delle nostre forze, la massima vigilanza. Aldo Giongo |
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