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Levico, 19 febbraio 2001 "Con deliberazione n. 2 del 15 gennaio 2001, la giunta comunale di Levico Terme provvedeva ad affidare un incarico di collaborazione professionale al dottor Giuseppe Demattè, con un corrispettivo di 4.500.000 mensili, da liquidarsi ogni mese su presentazione di nota di addebito. Nella premessa della deliberazione, si adduceva a giustificazione della decisione di "assumere", sia pure in via provvisoria, un consulente esterno, l’opportunità di "attivare un rapporto di collaborazione di natura fiduciaria con il dott. Demattè affinchè dia assistenza tecnico-legale alle strutture comunali ed in particolare al Servizio Tecnico". A distanza di quindici giorni e precisamente il giorno 31 gennaio la Giunta Comunale assumeva un’altra deliberazione, la n. 6, con cui, si affida un incarico di consulenza legale all’avv. Barbara Maseri, per quanto riguarda le riserve avanzate dalla ditta Edilbaldo relativamente ai lavori di costruzione delle reti fognarie e acquedottistiche, nella zona nord-est, in sinistra del Rio Maggiore. Nella premessa della deliberazione, a giustificazione del nuovo incarico di consulenza, si trova la stessa motivazione riportata nella deliberazione n. 2 e cioè che si ritiene "opportuno avvalersi della consulenza di un legale esperto in materia che dia assistenza all’Ufficio Tecnico per la trattazione delle riserve, anche in considerazione dell’entità delle stesse". Nella deliberazione n. 6, quella che affida l’incarico all’avv. Maseri, non si precisa, ovviamente, l’importo previsto in quanto sarà in base alle tabelle dell’ordine. Difronte alle due deliberazioni, credo che a qualsiasi cittadino levicense, anche se non informato su tutto quanto avviene in Municipio, insorgano dei grossi dubbi su come si affidino gli incarichi di consulenza e come si spendano i soldi del Comune A tale proposito la sottoscritta consigliere comunale interpella Sindaco e Giunta Comunale per sapere: - la motivazione per cui, a distanza di quindici giorni dall’affidamento dell’incarico di consulenza legale, soprattutto all’Ufficio Tecnico, al dott. Demattè si è proceduto ad affidare un nuovo incarico, non attualmente quantificabile a livello finanziario, ad altro legale, sempre per assistere l’Ufficio Tecnico; - le motivazioni per cui si è ritenuto che, sulla questione delle riserve avanzate dalla ditta Edilbaldo, il dott. Demattè, già incaricato di prestare consulenza legale all’Ufficio Tecnico, non fosse nella situazione di poter esercitare la sua funzione di consulente giuridico-legale; - a quali compiti, presso il comune di Levico, attualmente si dedica il dott. Demattè, visto che è stato incaricato di dare una consulenza giuridico-legale alle strutture comunali e attualmente il Comune non rispetta nemmeno quanto previsto dalla normativa regionale in merito alla comunicazione ai capigruppo delle delibere adottate. Ritenendo che, al di là di quanto dichiarato finora dal Sindaco e dalla maggioranza, si stia operando in un’ottica di spese non adeguatamente motivate, affidando ad un secondo tecnico un incarico che avrebbe dovuto già svolgere il tecnico che è già stato "assunto" ( senza entrare nel merito del ruolo che in tale questione dovrebbe avere la figura del "legale" del Comune e cioè il Segretario comunale), si chiede inoltre quali siano le motivazioni giuridico-contabili per cui si può, a distanza di quindici giorni (!), incaricare due tecnici diversi, con spesa quindi doppia, della consulenza "legale" alla medesima struttura. Chiedo risposta scritta e trattazione in Consiglio Comunale. Loredana Fontana
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