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Arco, 17 ottobre 2010 Niente unanimità, come preannunciato, per la mozione con cui il consiglio comunale di Arco ha impegnato la giunta a sostenere una serie di richieste alla Provincia in merito alla realizzazione del tunnel che dovrebbe collegare il lago di Garda all’asta dell’Adige. Il consigliere dei Verdi Ricki Zampiccoli, vanificando per certi versi il lavoro diplomatico svolto nelle ultime settimane per coordinare maggioranza e opposizione su un documento da sostenere insieme, ha confermato il suo voto contrario - l’unico, contro i 26 sì conclusivi: «Io sono qui - ha dichiarato - per rappresentare anche la posizione di quanti in “busa” avversano la realizzazione del tunnel, perché tale soluzione, a mio avviso sovradimensionata rispetto alle reali esigenze, servirà solo per far calare nell’Alto Garda ancora più automobili, che non sapremo poi come gestire». In sintesi, sulla base del documento approvato, la giunta dovrà sostenere l’approvazione della soluzione B prospettata dalla Provincia, insistere per salvaguardare la sinistra orografica del Sarca, sollecitare alla progettazione della viabilità interna conseguente alla nuova opera, concordare sulla realizzazione di un collegamento compatibile fra località Cretaccio e località Cavallo, controllare la valorizzazione dei centri urbani interessati dai nuovi flussi di traffico e promuovere la realizzazione di un hub di interscambio in località Cretaccio; il tutto quanto più velocemente possibile, visto che l’opera pare ormai indispensabile per la viabilità ormai congestionata di tutto l’alto Garda, soprattutto nei mesi estivi. Il documento è stato poi integrato con un ordine del giorno presentato da Andrea Bernardis finalizzato all’individuazione di quattro tappe ben precise di intervento per quanto riguarda le opere sulla viabilità interna: allargamento di via Moro e via S. Isidoro con progettazione di una nuova ciclabile fino al Grez, a Riva; bypass di S. Giorgio e allargamento di via Sabbioni; ottimizzazione di via Cavallo; contemporanea realizzazione della circonvallazione di Torbole. A testimonianza dell’importanza della posta in gioco, è giunta anche l’approvazione, questa volta all’unanimità, di un secondo ordine del giorno, proposto da Mario Morandini, in merito all’istituzione di un’apposita commissione consiliare, presieduta dallo stesso Bernardis, responsabile della task force intercomunale, e formata da due membri di maggioranza e due di minoranza. Servirà a mantenere i contatti fra l’organismo intercomunale e il consiglio arcense, ma soprattutto a rinforzare l’idea che questa volta l’alto Garda è deciso a perseguire fino in fondo un obiettivo non più differibile. Chiusa la questione tunnel, maggioranza e minoranza sono tornate ad interpretare i rispettivi ruoli, in particolare durante la discussione sulla variazione di assestamento al bilancio: in questa occasione Stefano Bresciani, chiedendo lumi sulla destinazione di 70mila euro per generiche operazioni di asfaltatura e 30mila per interventi probabilmente già attuati sul campo sportivo di via Pomerio, e non ricevendo risposte precise, ha accusato la giunta, e in particolar modo Betta, di dilettantismo, visto che nessuno ha saputo spiegargli nello specifico a cosa sarebbero servite quelle variazioni. |
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