Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 20 marzo 2018 Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il premier Gentiloni per le parole di apprezzamento avute l’altro giorno in merito ai risultati ottenuti da Trento e dal Trentino nel campo della raccolta differenziata. Non è stato facile ottenerli, in primo luogo perché pochi ci credevano e poi perché per la gestione del problema rifiuti i massimi livelli politici di Provincia e Comune avevano optato per la scorciatoia del termovalorizzatore. Fortunatamente comitati come «Nymbi», «Trentino Pulito» e sparuti, cocciuti, cittadini e politici hanno fatto la differenza. Tra questi ultimi mi ci metto anch’io, quando oltre dieci anni fa avviai nel capoluogo il famoso e temuto, ma alla prova dei fatti vincente, «porta a porta». I veri artefici furono però i cittadini, tutti responsabili, e le Circoscrizioni che credettero nel progetto e lo sostennero fin dalla fase sperimentale. Peccato che simili risultati non siano stati «sfruttati» elettoralmente nelle ultime elezioni politiche: si poteva dire che l’80% non era solo un numero, ma un grosso vantaggio economico per la comunità, avendo consentito di risparmiare milioni di euro nel non conferire rifiuti alla discarica di Ischia Podetti. In breve, anche se si poteva osare di più, i cittadini hanno evitato notevoli aumenti tariffari. Voglio ringraziare Gentiloni anche per aver citato Langer. Nessuno sa quanto manca a noi e alla politica. Per molti è stato ed è un faro, però siamo rimasti in pochi a credere e a vivere il suo pensiero. Dico ciò con rammarico, in quanto nell’analizzare i motivi della recente sconfitta elettorale del centrosinistra, in Trentino anche autonomista, non si guarda a quanto poco si è parlato di ambiente, di pace e dei famosi «ponti» che Alex gettava quando s’imbatteva in temi spinosi come la guerra in Kossovo. La speranza è che in occasione delle prossime elezioni provinciali vengano maggiormente valorizzate le persone che possono rappresentare al meglio questi temi. Aldo Pompermaier, |
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