Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 10 giugno 2014 Noi ecologisti Verdi da anni, ad ogni tornata elettorale e non solo, sventoliamo ai quattro venti l’urgenza di porre fine al consumo del territorio. Domenica il direttore dell’«Adige» con convinzione ha affrontato il tema sulla necessità di porre un alt allo sfruttamento di aree agricole per favorire i palazzinari, perché di questo trattasi, ed invoca che possano tornare aree agricole quelle aree che un tempo furono espropriate, con mille pretesti (Busquets tanto per indicare un nome a caso, che sull’area di Canova aveva progettato di costruire 300 appartamenti in mezzo alle aree agricole residue). Conclusione: da oltre dieci anni i proprietari hanno ceduto le aree o pagano fior di quattrini di Imu e risultano abbandonate, come l’area del Campo Coni vergognosamente lasciato in uno stato di abbandono totale. Cui prodest: ai soliti noti che si accaparrano aree agricole di pregio. Complici però gli stessi agricoltori che, lusingati dai prezzi allettanti, non si oppongono con decisione a queste speculazioni. Complici però anche gli assessori competenti e sindaci che si lasciano condizionate dalle sirene dell’archistar di turno. Spero tanto sia sentita la necessità di valorizzare il lavoro contadino, anche attraverso la tutela del suo principale strumento di lavoro: la terra. Aldo Pompermaier |
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