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Pergine, 3 aprile 2015 Quattordici donne e otto uomini per una lista che presenta anche sei giovani tra i 20 e i 24 anni e un'età media di 44 anni e mezzo. A Pergine i «Verdi ecologisti e civici» sono i primi a presentarsi pubblicamente, in vista della competizione elettorale del 10 maggio. Sosterranno il candidato sindaco del centrosinistra aiutonomista Stefano Tomaselli (presente alla conferenza stampa insieme all'ex senatore Marco Boato ), sperando di far parte della coalizione vincente e di poter quindi rientrare nel consiglio comunale, da cui sono rimasti esclusi nel 2013 a causa del sistema di ripartizione dei seggi, nonostante avessero preso un discreto 4,32%. Il capolista è sempre Giuseppe Facchini , fondatore del partito ecologista a Pergine trent'anni fa: già presidente del consiglio comunale ed ex assessore all'ambiente, forse, è l'ultimo «decano» della politica perginese ancora in campo. Si ricandida anche Flora Silvestri, impiegata amministrativa, già in lista nel 1995 e poi vicepresidente del consiglio comunale. Quindi della partita sono Chiara Torresan, ricercatrice del Cnr e agricoltrice biologica; Marta Mosna , studentessa in biologia; April Offer, educatrice; Tommasina Circa la metà di loro sono alla prima esperienza politica, mentre per altri la militanza nei Verdi risale anche «In tempi di crisi - ha spiegato ieri Giuseppe Facchini, nella conferenza stampa convocata al parco dei Canopi - vanno stabilite delle priorità e va data attenzione alle piccole cose, alla convivenza civile e ai rapporti umani, tralasciando le grandi opere». Un concetto sottolineato da molti candidati, quello della responsabilità personale nella cura dell'ambiente e nella conservazione dei beni pubblici, da attuare anche spingendo sulle produzioni biologiche e sul contenimento dei consumi che generano squilibri. «Ambiente significa prima di tutto salvaguardia dei valori umani», ha ricordato Flora Silvestri. Valori che Stefano Tomaselli ha detto di aver trovato nella lista: «Nel nostro programma c'è una parte dedicata al territorio e alla sua salvaguardia e dai Verdi sono venute molte buone idee. E sono felice del fatto che abbiano saputo costruire una lista con molti giovani e molte donne, come avevo chiesto». Da Marco Boato l'unica vera stoccata all'amministrazione guidata da Roberto Oss Emer: «Noi crediamo soprattutto nell'ecologia della politica, nella pulizia morale. Mentre qui abbiamo una legislatura che si conclude nel segno del conflitto d'interessi e della mancanza di trasparenza».
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