verdi del trentino
    archivio generale articoli, lettere, comunicati e interviste dalla stampa
ANNI:
  2021 - 22   2019 - 20 2017 - 18 2015 - 16 2013 - 14 2011 - 12 2009 - 10 2007 - 08 2005 - 06 2003 - 04 2000 - 02
torna a precedente    
   

 HOMEPAGE

  I VERDI
  DEL TRENTINO

  
  CHI SIAMO

  STATUTO

  REGISTRO CONTRIBUTI

  ORGANI E CARICHE

  ASSEMBLEE
  CONFERENZE STAMPA
  RIUNIONI


 ELETTI VERDI

  PROVINCIA DI TRENTO

  COMUNITÀ DI VALLE

  COMUNE DI TRENTO

  ALTRI COMUNI


 ELEZIONI

  STORICO DAL 2001


 ARCHIVIO

  ARTICOLI

  DOSSIER

  CONVEGNI

  INIZIATIVE VERDI

  PROPOSTE VERDI

  BIBLIOTECA

  GALLERIA FOTO

  

      



Rovereto, 7 marzo 2010
I Verdi puntano su Mauro Previdi
«Lavoriamo tutti insieme alla rinascita della città»
Nome e simbolo nuovi per gli ambientalisti
che puntano a palazzo Pretorio

da l’Adige di domenica 7 marzo 2010

Anche i Verdi hanno scelto il proprio candidato sindaco e si presentano agli elettori con un programma che, sostanzialmente, punta su alcune parole d’ordine: trasparenza, impegno, politiche sociali, partecipazione, ambiente e giovani.

Dopo essere stati presi a pesci in faccia dal centrosinistra - «non facciamo esami e di sicuro non vogliamo stare con il cappello in mano davanti alla porta» - gli ambientalisti hanno deciso di correre da soli e addirittura di cambiare simbolo e nome: il sole che ride è in campo verde e blu e la lista si chiama «Rovereto Viva, Verdi, società e ambiente».

Il vento della politica, d’altro canto, sta mutando. «I Verdi stanno lavorando ad un nuovo partito a livello europeo - spiega Marco Boato - che al momento si chiama costituente ecologista».

Allo scranno più alto di palazzo Pretorio, comunque, punterà una persona di sicuro appeal: Mauro Previdi, 50 anni, chirurgo al Santa Maria del Carmine, impegnato nel sociale con lungo volontariato in Africa.

«Per me è un onore e un onere essere stato scelto come candidato sindaco. È una scommessa nuova per Rovereto e non sarà certamente una strada facile».

Per Previdi, già assessore con Ballardini e presidente dell’Amr con Maffei (suo era il progetto del parcheggio interrato all’ospedale bocciato dall’amministrazione Valduga), si tratta dell’ultima esperienza politica. «Già, dopo questa legislatura mi farò da parte perché è giusto che vadano avanti i giovani. Ai Verdi, in questo periodo, si sono aggiunti tanti ragazzi. Noi siamo lo scalino sul quale saliranno per prendere domani il nostro posto».

Il programma, come detto, punta su cardini fondamentali della vita cittadina. «È l’uovo di colombo. Noi perseguiamo la politica da marciapiede, parlando con la gente e toccando con mano i problemi veri. Uno dei temi poco valutati dalla giunta Valduga sono le politiche sociali. Però come amministratori abbiamo il dovere di puntare su questo perché i soggetti deboli hanno troppa dignità per chiedere aiuto. Siamo noi che dobbiamo aiutarli. Serve infatti un monitoraggio continuo sulla povertà e sulle sofferenze in città».

Altro passaggio fondamentale è la trasparenza. «I cittadini hanno il diritto di sapere tutto quello che accade dentro il palazzo. Solo in questo modo, tra l’altro, si possono avvicinare i giovani alla politica».

Sulla viabilità, tema da sempre caro agli ambientalisti, Ruggero Pozzer pone degli obiettivi concreti: «Vogliamo bloccare la Tav, prevedere il costante monitoraggio della zona industriale, il controllo del traffico e la tutela della salute, il rifiuto della cementificazione del territorio e dell’edilizia selvaggia, la promozione del risparmio e dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili e le piste ciclabili».

Sugli eventuali apparentamenti, invece, i Verdi tengono la porta aperta all’Italia dei Valori ma oltre non vanno. Specie se si parla di ballottaggio. «Non ci pensiamo. Noi sogniamo di vincere perché la nostra proposta è trasversale, tocca i problemi di tutti, a prescindere dall’idea politica».

Il candidato sindaco Mauro Previdi, infine, immagina una città più coesa, più amica. «Rovereto ha una storia di grande civiltà, un’identità culturale e sociale aperta e plurale, come si è sviluppata nel corso dei secoli. Ma oggi Rovereto è rimasta indietro e rischia di chiudersi in se stessa senza capacità di rinnovarsi e di rilanciarsi. Per questo siamo convinti che sia arrivato il momento che Rovereto viva con le nostre idee, le nostre persone, le nostre proposte».

 

 



Rovereto, 7 marzo 2010
«Noi giovani
vogliamo contare»

da l’Adige
di domenica 7 marzo 2010

Il partito ambientalista ha incaricato del programma elettorale Giorgia Nisi, 27 anni, persona con in mente grandi idee e progetti

Il rinnovamento dei Verdi è davvero reale. Il ruolo di elaborare il programma, non a caso, è stato affidato a Giorgia Nisi, 27 anni, giovane ambientalista dalle idee chiare.

«Io rappresento i giovani ma pure i lavoratori e quelli che si sforzano di poter vivere indipendenti dai genitori pagandosi l’affitto. A noi preme molto l’ambiente in tutte le sue forme. Come molti miei colleghi, per esempio, io uso i mezzi pubblici, mi muovo in bicicletta e quando è inverno e fa freddo mi affido ancora ai cari vecchi piedi».

Giorgia ha sposato in pieno il progetto dei Verdi. «È genuino, concreto, alternativo. Per questo mi piace. Noi giovani lavoratori abbiamo bisogno di concretezza ma pure di speranza per il futuro».

La politica attuale, non solo quella di Valduga ma a tutti i livelli, non va bene. Non per Giorgia Nisi. «I giovani non vengono mai ascoltati. Eppure tutti si riempiono la bocca delle problematiche e delle necessità dei ragazzi. Ma qualcuno ci ha mai chiesto cosa vogliamo? E come ci sentiamo?».

La stoccata all’attuale sindaco, comunque, non manca. «Diciamo basta a professori prepotenti che predicano bene ma non agiscono allo stesso modo, che non ci danno la possibilità di parlare, di confrontarci ma credono di avere la verità in tasca, che bacchettano sempre perché si credono gli unici in grado di capire ed amministrare. Noi vogliamo essere protagonisti del nostro tempo, vogliamo essere coinvolti nella crescita e nello sviluppo della nostra città. Io ho 27 anni e come tanti altri non mi sento certo una bambina ma una giovane donna che può dare il proprio contributo a rendere migliore Rovereto, evitando la fuga di ragazzi come me che appena finiti gli studi se ne vanno altrove».

      

Mauro Previdi candidato sindaco
Mauro Previdi
candidato sindaco

Candidato solidale
Mauro Previdi, 50 anni a settembre, lavora come chirurgo all’ospedale Santa Maria del Carmine dal 1978. Alterna il lavoro di medico ospedaliero (per anni è stato anche insegnante di anatomia e fisiologia alla scuola per infermieri) a quella di volontario internazionale in Africa. Ha lavorato a progetti sanitari in Ghana, Burkina Faso, Eritrea, Burundi e Isola di Pemba. È presidente dell’associazione
«Africa Tomorrow».


vedi anche :

elezioni comunali
Rovereto

16 maggio 2010


   

torna su