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Trento, 5 novembre 2008 «Sarò presidente dei trentini nati qui e delle 37mila persone arrivate da tutte le parti del mondo». Così il governatore Lorenzo Dellai ieri sera all'incontro organizzato dai Verdi a Gardolo sul tema «Immigrati in Trentino. Superare le barriere per favorire lo scambio culturale». La sala della casa di San Francesco d'Assisi era gremita, tra gli interventi molti quelli dei candidati della lista dei Verdi. Un po' a sorpresa il presidente non ha accennato ai fatti accaduti l'altra sera nel sobborgo, dove lui abita, quando un cittadino tunisino è stato accoltellato da alcuni nomadi. «Lavoriamo a una concezione nuova di autonomia — ha detto —, a cui vorremmo che tutte le persone del Trentino potessero dare un contributo». Il presidente ha poi toccato l'argomento della scuola: «Dimmi che idea di scuola hai, ti dirò che idea di società hai», il suo slogan, in seguito declinato alla critica del Pdl che lo contesta per aver «sprecato soldi per l'inserimento dei ragazzi stranieri nelle scuole». «Dietro all'idea di classi separate, c'è un'idea di società chiusa in cui ognuno vive isolato — ha scandito il presidente uscente —, in cui la violenza tornerebbe a regolare i rapporti sociali». Per contro il centrodestra non ha rinunciato a usare l'episodio di violenza di Gardolo per fare campagna elettorale: «La presenza di immigrati, nomadi, ex carcerati e tossicodipendenti comporta una squalificazione delle case Itea. Bisogna scindere le abitazioni dedicate ai trentini da quelle destinate alle altre categorie» afferma Federico Secchi, candidato di An per il Pdl |
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