Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
|
||||||||||||||||
|
Trento, 10 novembre 2008 Nonostante le previsioni di gran parte degli organi di stampa nazionali e locali, non solo l’ondata leghista e di destra non è prevalsa nelle elezioni legislative della Provincia autonoma di Trento, ma la vittoria del centro-sinistra autonomista di Lorenzo Dellai ha assunto proporzioni enormi, con oltre il 20% di scarto sul candidato avversario Sergio Divina. A discapito delle infauste previsioni di troppi, il Trentino si è dimostrato ancora una volta il baluardo di un centro-sinistra equilibrato ed aperto, ben radicato nei valori dell’autonomia, della solidarietà, della convivenza e dello sviluppo sostenibile e durevole. C’è chi ha fatto la campagna elettorale a suon di “No alle moschee” e “No al voto agli stranieri”, fomentando la paura e alleandosi anche con neo-fascisti e neo-nazisti, ed ha perso clamorosamente. La coalizione di Lorenzo Dellai ha fatto appello alla ragione, alla responsabilità, al senso di comunità, al “noi” solidale rispetto all’ “io” egoistico, individualista e xenofobo, ed ha vinto in dimensioni tali da spazzar via in un colpo solo il vento di destra e razzista che aveva caratterizzato la coalizione di Divina, il quale ora tornerà a fare il senatore a Roma e lascerà al loro destino locale i tanti che aveva illuso, al pari del suo collega Fugatti che lascerà il seggio consiliare trentino per tornare a fare il deputato a Roma. I Verdi – con la lista Verdi e democratici del Trentino – hanno saputo rinascere e rilanciarsi nella coalizione di Dellai, di cui fanno parte da dieci anni, girando totalmente pagina rispetto alla fallimentare leadership di Pecoraro Scanio e rispetto alla catastrofica esperienza della Sinistra Arcobaleno delle elezioni politiche dell’aprile scorso. Non è stato facile “ripartire da zero” dopo lo tsunami di aprile. Ma abbiamo creduto nella riconquista della nostra identità aperta e plurale e della nostra autonomia di forza ecologista ed ambientalista capace di una cultura riformatrice di governo nell’ambito del centro-sinistra autonomista di Lorenzo Dellai e fuori dalla “riserva indiana” di una estrema sinistra chiusa in se stessa e destinata all’auto-isolamento ed all’auto-emarginazione. All’esito del voto, i Verdi risultano essere la settima lista sulle ventidue che si sono presentate e la quarta forza politica della coalizione di Lorenzo Dellai, rientrando a pieno titolo nel consiglio provinciale e auspicabilmente nella nuova Giunta Dellai che si formerà nei prossimi giorni. La straordinaria vittoria del centro-sinistra autonomista di Lorenzo Dellai in Trentino permette anche di evitare una deriva a destra del quadro politico di governo in Alto Adige, e Luis Durnwalder ha immediatamente colto questo segnale, anche per ricomporre il quadro di governo regionale. L’ondata di destra che era partita dalle elezioni in Austria e in Baviera e che si era manifestata in modo travolgente nelle elezioni sudtirolesi si è infranta tra le montagne del Trentino, dove è prevalsa la voglia di autogoverno democratico e responsabile, un desiderio di cambiamento, ma nella continuità e nella stabilità del quadro politico e istituzionale. Marco Boato |
MARCO BOATO vedi anche:
|
||||||||||||||
© 2000 - 2024 EUROPA VERDE VERDI DEL TRENTINO webdesigner: m.gabriella pangrazzi |
||||||||||||||||
|