ELEZIONI COMUNE DI TRENTO 8 MAGGIO 2005
Trento, aprile 2005
IDEE DI PROGRAMMA
di Giuseppe Gorfer, candidato per il Comune di Trento
Nell’ambito della prossima legislatura penso sia opportuno rivitalizzare il concetto di «Trento Città Alpina» estendendolo al panorama montano circostante. Alla ricchezza culturale e monumentale che vanta la città deve corrispondere la valorizzazione del contesto alpino che la abbraccia, vera cornice ad un centro storico e ad una comunità culturalmente attiva. Si propone pertanto un completamento e approfondimento delle tematiche avviate nella passata legislatura che dovranno sottolineare le valenze ambientali e culturali del territorio montano extraurbano.
Tre precisi profili montani abbracciano il fondovalle, tutti con precisi elementi caratterizzanti che opportunamente valorizzati e tutelati arricchiscono il panorama ambientale e culturale della città. Il Monte Bondone, il Monte Calisio e la Marzola sono già stati oggetto di interventi di valorizzazione che vanno tuttavia completati e indirizzati verso precisi obiettivi di tutela territoriale. Nel dettaglio si propongono tre diversi indirizzi di intervento adeguati alle rispettive caratteristiche storico ambientali e geografiche.
Monte Bondone
La realizzazione del patto territoriale ha senza dubbio avviato il progetto di riqualificazione del Monte Bondone che tuttavia è stato indirizzato prevalentemente verso un rilancio turistico con particolare attenzione all’attività sciistica con conseguenti interventi di dubbia efficacia sull’ambiente alpino. L’approfondimento dei progetti più indirizzati verso un’idea di turismo sostenibile dovranno con il tempo prevalere alla prima fase mirando in ultima analisi alla realizzazione del Parco Naturale del Monte Bondone. Precise valenze ambientali già riconoscibili nel biotopo delle Viote e nella Riserva Integrale delle Tre Cime potranno essere il seme dell’idea di parco nella quale alle valenze naturali dovranno trovare collocazione anche l’esperienze antropiche tradizionali che hanno caratterizzato questa montagna. Il pascolo, l’alpeggio, la colutura del bosco potranno essere gli elementi di un “parco dell’attività umana” che andrà ad affiancarsi al parco dalle precise emergenze naturalistiche.
Calisio
La passata amministrazione si è dimostrata sensibile alla realizzazione dell’Ecomuseo Argentario, che ha trovato operatività nel lavoro dell’Associazione Ecomuseo Argentario. Proprio in questo inizio d’anno si è raggiunta la formalizzazione e il riconoscimento dell’Ecomuseo che, in base al programma progettuale, dovrà trovare piena operatività nei tre anni successivi. La prossima legislatura dovrà appoggiare l’iniziativa che troverà operatività attraverso il Comune di Civezzano, comune capofila dell’Ecomuseo, promuovendo attività di ricerca, divulgazione delle iniziative, coinvolgimento della popolazione e intervenire con interventi diretti di ripristino territoriale.
Marzola
Anche la montagna che chiude ad est la conca di Trento dovrà trovare la propria specificità. La tutela dell’ambiente dovrà affiancarsi al recupero delle presenze della memoria dell’attività umana con particolare riferimento agli interventi risalenti alla prima guerra mondiale. Si potrà così proporre un “Parco della memoria”. La presenza di forti ancora ben conservati (Forti di Matterello con l’opera media e l’opra alta, Forte S. Rocco, Forte di Roncogno al Passo Cimirlo) e un intrecciato sistema di viabilità, tutt’ora utilizzata, di campi trincerati e fortificati (Monte Celva, Crinale della Marzola) permettono di tracciare gli elementi di un parco di grande valenza storica e antropica.
Tre modi di valorizzazione e tutela ambientale costruiti sulle precise valenze e caratteristiche di tre diversi sistemi montani la cui attuazione potrà effettivamente creare quel contesto di Città Alpina propagandato.
Di carattere ambientale potranno essere anche programmati sistemi di parco fluviale indirizzati a due importanti affluenti dell’Adige: il Torrente Fersina e il Torrente Vela.
Il Fersina
La Forra di Ponte Alto ha rappresentato nei decenni passati, un elemento di grande attrattiva turistica. La stessa costruzione delle serra di Ponte Alto, le cui origini risalgono addirittura all’epoca clesiana, tracciano un percorso storico documentario di grande valore. La realizzazione di un parco fluviale nel tratto di torrente a monte della serra potrà riqualificare un’area attualmente degradata anche per la costruzione del viadotto e del tracciato della nuova tangenziale.
Il Vela
Nell’ultimo tratto del Torrente Vela si collocano ancora alcuni opifici la cui valenza storica si affianca al grande valore ambientale. In questo tratto di torrente si incontravano le vecchie cartiere della città, le fucine i mulini dei quali sono presenti ancora numerosi elementi tipologici. Parco fluviale e parco di archeologia industriale, due elementi di forte interesse per la memoria della città.
Altri elementi su cui puntare:
Avvicinamento agli “Amici del Biodisel” attraverso ai quali si potrà proporre la sperimentazione di questo prodotto su alcuni mezzi pubblici e su impianti di riscaldamento a gasolio di edifici pubblici.
Per il momenti ho tracciato queste idee che se di interesse potranno essere sviluppate collegialmente al fine di creare un programma comune.
Giuseppe Gorfer
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