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Roma, 30 maggio 2018 I Verdi italiani esprimono la propria solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di fronte agli attacchi sconsiderati e pretestuosi, ai quali è sottoposto da domenica 27 maggio 2018 da parte di esponenti della Lega di Salvini e del M5S di Di Maio. Ovviamente in un sistema democratico anche il Presidente della Repubblica – pur nel pieno rispetto del suo ruolo istituzionale “super partes” di garante della Costituzione e di rappresentante dell’unità nazionale – può essere oggetto di giudizi critici in forza dell’art. 21 della Costituzione. Ma una cosa sono le possibili valutazioni critiche, da parte di chi non condivida le sue scelte istituzionali, altra cosa sono le aggressioni verbali, le minacce e le intimidazioni, assolutamente prive di fondamento. E ancor più inaccettabili e pretestuose sono le accuse ridicole di “alto tradimento”, con la pretesa di invocarne la messa in stato d’accusa di fronte alla Corte costituzionale integrata da parte del Parlamento a Camere riunite. I Verdi italiani riconoscono nel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la volontà di mantenere la dialettica politica nell’alveo costituzionale e dell’interesse nazionale e di garantire il rispetto dei poteri e delle prerogative che la Costituzione assegna tanto allo stesso Presidente della Repubblica, quanto, di volta in volta, al Presidente del Consiglio dei ministri incaricato, i quali non possono in alcun modo essere sottoposti al condizionamento improprio o addirittura al ricatto intimidatorio da parte delle forze politiche interessate. Per questi motivi i Verdi italiani dichiarano di aderire alle manifestazioni di solidarietà col Presidente Sergio Mattarella, che vengono proposte e indette in questi giorni sia a livello nazionale, sia anche a livello locale. I Verdi italiani auspicano che nessuno voglia compromettere l’unità nazionale, che si esprime solennemente soprattutto nella ricorrenza del 2 giugno, festa della Repubblica. Una festa che deve potersi celebrare pienamente e unitariamente al di sopra delle divisioni ideologiche e delle strumentalizzazioni partitiche.
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