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    assemblea nazionale 30 novembre / 1-2 dicembre 2001
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Intervento all'Assemblea nazionale dei Verdi
di Elio D'Annunzio
(delegato dei Verdi del Trentino e successivamente eletto nel Consiglio federale nazionale del Verdi italiani)

Care amiche e cari amici,
solo pochi minuti per dire che sono rincuorato dal constatare l'esistenza di un filo conduttore che unisce le varie mozioni ed interventi, cioè la voglia di stare insieme e di agire insieme; e sono rincuorato anche dal rispetto che tutto sommato esiste, delle differenti interpretazioni dell'agire verde.

E quindi appare giustificato il fatto di non essere oggi, in questo fine settimana, accanto alle mie figlie, ma di essere qui, per dare un piccolo contributo alla nuova nascita dei Verdi.

Molti, prima di me e molto meglio di come potrei farlo io, hanno approfondito le tematiche centrali di questo momento così critico della vita del nostro partito.

Io quindi voglio dare solo qualche immagine che possa, spero, essere d'aiuto alla causa comune.

Come il cuore che si dilata nella diastole e si contrae nella sistole, occorre ora una contrazione, un ricompattarsi, un concentrarsi, perché se è vero che non siamo in crisi di identità, è vero anche che non sappiamo bene cosa dobbiamo anche essere.

Occorre un fondamentale periodo di riflessione al nostro interno per crescere dentro, e così come un bambino diventa grande aumentando le dimensioni di quello che è già, così noi possiamo crescere solo con il contributo di tutti noi ed anche grazie al contributo delle malattie che possono sorgere al nostro interno.

E così come le malattie dei bambini fanno crescere, così questa crisi che stiamo vivendo ci può far diventare grandi. E la guarigione può avvenire grazie a medicine naturali.

Come medico mi limito ad indicare due rimedi:
1) agire localmente e pensare globalmente
2) globalizzazione dei diritti ("new global") e localizzazione dei doveri cioè agire sul territorio secondo il dovere che indica l'essere Verdi.

Il nostro esistere ha un senso se riusciamo ad essere ocme un fiume che è in grado di raccogliere dentro di sé le acque provenienti dai vari torrenti.

E come il fiume arriva al mare grazie al dono dei torrenti, così il nostro partito deve poter raccogliere tutte le istanze che provengono dalle varie anime che popolano l'universo ambientalista-ecologista e poi diventare portavoce politico di queste istanze.

Però deve essere un portavoce riconoscente verso i torrenti che portano le loro acque.

Per fare questo occorre diventare noi stessi, prima di tutti tolleranti e per essere tolleranti occorre dialogare, occorre il dialogo; e possiamo iniziare a praticare il dialogo a partire dal nostro interno.

Concludo con una citazione da una fiaba di W. Goethe dal titolo "Il serpente verde e la bella Lilia" che suona così: "… che cosa c'è di più prezioso dell'oro? Più prezioso dell'oro è il dialogo".

Elio D'Annunzio

 

Assemblea
nazionale dei Verdi
30
novembre /
/ 1-2 dicembre 2001

Nell'Assemblea nazionale dei Verdi
del 30 novembre/1-2 dicembre 2001
è stato eletto
Elio D'Annunzio consigliere federale
per i Verdi del Trentino

vedi anche
ASSEMBLEE

 

 

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