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Mentre i venti di guerra soffiano rendendo incandescente e pericolosissima la situazione umanitaria della popolazione civile in Ucraina e di conseguenza i fragili equilibri in tutta Europa, dobbiamo assistere alla distruzione della targa in memoria di Alex Langer, a cui nel giugno scorso era stato intitolato il ponte ciclo pedonale sull'Isarco. Questo gesto vile e sconsiderato, che è stato condannato con fermezza dal sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, provoca sdegno e preoccupazione in tutte le persone di buona volontà. In coloro che ritengono Alex Langer, costruttore di ponti e pacifista attivo a livello locale e internazionale, fautore sempre di soluzioni diplomatiche dei conflitti. Il suo impegno e le sue parole profetiche, ancora tragicamente attuali, si fondano su politiche internazionali dialoganti e interlocutorie che abbiano davvero a cuore il diritto alla vita per tutti i popoli. Ecco perché questo gesto ignobile, nei giorni cupi che stiamo attraversando, riveste un significato particolarmente grave. Europa Verde del Trentino auspica che l'esecutore materiale, o gli esecutori, venga individuato e che la giustizia faccia il suo corso. Il percorso di vita, esemplare, di Alex Langer merita tutto il rispetto possibile e la trasmissione del suo messaggio di pace e tutela dell'ambiente e di chi lo vive. La sua memoria è una ricchezza da preservare e tutelare nella nostra Regione e nel mondo.
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