Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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La Giunta provinciale ha infine stabilito la variazione di bilancio e le quote destinate alle risorse per sostenere l'economia trentina nella fase delicata dell'emergenza Covid non ancora conclusa. A disposizione ci sono 230,4 milioni di euro, rappresentati dai 218,4 milioni di avanzo del bilancio e da 12 milioni di euro non elargiti per la stagione invernale mai avviata. In considerazione del fatto che la fetta maggiore andrà alle imprese, 192 milioni, ho formulato alcune ipotesi di sostegno alle famiglie per venire incontro alle precarie condizioni in cui molte di loro versano a causa della crisi economica. Sono due ordini del giorno e un emendamento. A seguire anche l' impegno di una risoluzione relativa all' informativa sulla situazione sanitaria. Il primo ordine del giorno che ho presentato ha lo scopo di andare incontro agli inquilini che non riescono a pagare l’affitto a fine mese. In particolare ho chiesto di stanziare: a) un milione di euro per venire incontro all'emergere di nuove difficoltà familiari, ulteriormente aggravate dall'attuale situazione pandemica (perdita del lavoro, ritardo nel pagamento dell'affitto a proprietari privati), e dalla imminenza dello sblocco degli sfratti esecutivi previsto per il 30 giugno 2021, creando così un Fondo per la morosità incolpevole delle famiglie; b) 7 milioni di euro per l'integrazione dei canoni di affitto, rifinanziando la misura già in essere con una doppia opzione: richiedere, alle famiglie di attualizzare l'ICEF col reddito 2020, prevedendo l'innalzamento della soglia ICEF almeno a 0,24, allargando così la platea dei beneficiari. Alzare inoltre il contributo dal massimo previsto di 250 euro a 350 euro. Il secondo ordine del giorno mira a incrementare per l’anno 2021 gli aiuti alle famiglie che devono pagare i servizi di conciliazione estivi, con dei criteri di priorità, per assicurare il sostegno ai bisogni delle famiglie con maggiori difficoltà nella conciliazione tra cura e lavoro (per esempio situazioni con entrambi i genitori lavoratori, nuclei familiari monoparentali, incompatibilità del lavoro dei genitori con lo smart-working e/o condizioni economica, condizione di fragilità/disabilità), in modo tale che la spesa a carico delle famiglie non sia superiore ai 50 euro. Ho presentato un emendamento attraverso il quale ho chiesto che per l’anno scolastico 2021-2022 nelle scuole dell’infanzia il numero massimo di bambini per sezione siano 22. Le intenzioni della Giunta invece sono quelle di passare da 25 alunni per classe a 24. Una scelta totalmente inadeguata e risibile. La misura prevista dal mio emendamento l’ho estesa, tramite una richiesta di risoluzione, a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Questo perché molte aule degli istituti scolastici trentini, in particolare quelli di nuova costruzione, sono piccole e già in condizioni normali problematiche nell’ospitare gli alunni/alunne; che modificare l’attuale composizione delle classi, riproponendo il modello pre Covid, sarà molto complesso perché richiederà non solo una rimodulazione e ridefinizione degli spazi ma anche la riorganizzazione delle classi con spostamenti di alunni/alunne e nuovi gruppi classe rispetto a quelli a tutt’oggi costituiti; che riportare il numero di alunni per classe alla situazione pre Covid significa disattendere il principio di precauzione, affidandosi agli eventi e senza sapere esattamente cosa succederà. Possibilità assolutamente da scongiurare.
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LUCIA COPPOLA Primo ordine del giorno Secondo ordine del giorno Richiesta di risoluzione
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