Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 16 novembre 2013 Cari amici tutti, grazie per essere intervenuti a questa assemblea. Prima di iniziare la mia relazione vorrei ricordare un appello che ci ha inviato Sergio Merz della Lipu. Si tratta di un’ iniziativa in favore della natura denominata “Metti la Natura sotto l’albero”. La Lipu propone di acquistare ad un prezzo davvero interessante una confezione biologica e quindi ci invita a prenotarla presso la Lipu. Cari Amici perché siamo qui oggi pomeriggio? Perché l’esecutivo nazionale dei Verdi , riunito in data 26 settembre 2013 ha stabilito la data dell’assemblea congressuale a Chianciano per i giorni 23 e 24 novembre prossimi, indetta per rinnovare gli organismi nazionali e per presentare alcune modifiche statutarie. Come vi sarà noto entro il termine previsto del 29 ottobre scorso sono state presentate le candidature alla coppia di portavoce , così come previsto dallo statuto e quindi noi oggi siamo chiamati a eleggere i delegati che dovranno partecipare all’assemblea nazionale. Come avrete appreso sul sito le mozioni che accompagnano la coppia di portavoce sono tre. La prima è guidata dalla coppia Zanella/ Bonelli (presidente uscente), la seconda da Scalbi / Borrelli, la terza da Scarano / Cesaretti. Non sto a tediarvi sulle singole mozioni, tutte rispettabili e sui temi delle proposte decisamente tutte proiettate all’insegna del rilancio del movimento. Sul sito sono integralmente prodotte e quindi ognuno di voi potrà approfondire le singole posizioni. Poiché lo statuto prevede che le candidature alla coppia di Portavoce siano proposte da 20 Consiglieri federali nazionali o da un numero di iscritti pari ad almeno 1/ 30 del numero totale degli iscritti , personalmente e molti di noi, che sono presenti in questa sala hanno proposto come coppia di Portavoce Laura Zanella e Angelo Bonelli, la prima componente dell’esecutivo ed ex parlamentare molto impegnata e qualificata, il secondo è il nostro attuale presidente da noi conosciuto per la particolare attenzione che ha sempre riservato alla nostra federazione provinciale in molte occasioni. Mi preme complimentarmi con Angelo Bonelli per il tempismo con cui ha denunciato quella schifezza di proposta di vendita delle spiagge , contenuta nel patto di stabilità , tra l’altro ampiamente criticata dalla Unione europea . Oggi Bonelli ha anche , purtroppo, perchè sono miserie umane, una conferma della coerenza di Vendola sul suo impegno nei confronti della grave crisi ambientale a Taranto. Risate registrate in un colloquio con Archinà e che dovrebbe portarlo subito alle dimissioni , altro che chiedere le dimissioni della Cancellieri o chiedere scusa. Detto questo , credo che poi Marco Boato ci darà qualche altra indicazione più precisa sulla prossima assemblea congressuale del 23 e 24 novembre a Chianciano, con molti di voi, il 31 ottobre scorso ci siamo trovati in sede a Gardolo per alcune riflessioni dopo il voto delle ultime provinciali. Un incontro davvero partecipato con oltre 20 interventi tutti orientati all’insegna di “rimboccarsi le maniche” . Infatti è stato ribadito che i Verdi Ecologisti e Civici hanno un ruolo molto importante da svolgere ed i loro temi, i nostri temi, debbono essere considerati sempre più importanti per lo sviluppo della nostra società , ribadendo però che vanno continuamente alimentati attraverso iniziative e con un più ampio coinvolgimento del nostro territorio. Non servono tante parole per comprendere, in un momento di grande disagio e profonda crisi, che non è solo economica - finanziaria - monetaria, ma sociale, ambientale energetica, alimentare, in cui i modelli socio-culturali sono scoppiati, che una inversione di rotta è indispensabile. Basta notare l’impoverimento dei rapporti umani per capire che l’egoismo e la ricerca dell’interesse personale sono tra le principali cause di questi stati d’ansia e di preoccupazione che affliggono non solo il nostro paese , ma il mondo intero. Queste crisi agli occhi di chi ci governa vogliono addebitarle alla mancata crescita, alla nostra incapacità di essere competitivi con gli altri paesi più attrezzati. E quindi tutto si risolve con soluzioni pasticciate di interventi miseri nei confronti delle aziende e dei lavoratori (cuneo fiscale) . Scusate non sono i 15 euro lordi in più al mese che possano portare l’economia a ritornare ai livelli di qualche decina di anni fa, perché se osserviamo le statistiche sono anni che il nostro Pil va al ribasso, sono anni che ci “salviamo” grazie ad un indebitamento sempre più massiccio e che ora dobbiamo frenare, anzi dobbiamo portarlo ai livelli richiesti dall’unione Europea che come conseguenza comporterà ulteriori sacrifici per milioni di italiani. Abbiamo appurato che le riforme sul lavoro non hanno aiutato né le aziende né i lavoratori. Hanno creato precarietà nei lavoratori e per le aziende, NESSUN BENEFICIO QUANDO I CONSUMI SONO CROLLATI. Non addebitiamo le colpe al solo Berlusconi. Berlusconi è un prodotto della nostra società, che ha voluto mercificare tutto, comprese le risorse naturali. Ci siamo indebitati per comprare cose inutili ed ora che ci siamo svegliati da questa sbornia dovremmo ancora acquistare, consumare per la crescita, per il lavoro. La politica dell’austerity non ha funzionato, anzi ha aggravato la situazione economica, abbiamo lisciato il pelo alle banche invece di mettere regole rigide. Cosi si sono aggravati gli squilibri. I poveri sono divenuti più poveri, mentre i ricchi hanno aumentato le loro ricchezze. Ma ridimensionare la finanza non se ne parla, tassare le transazioni finanziarie nemmeno, di conversione ecologica nemmeno l’ombra, proteggere l’ambiente, inteso come risorsa o finalmente dare un taglio alle spese militari sono cose dell’altro mondo. Nessuno, dico nessuno che dia un segnale di prendere in considerazione un paradigma diverso: che questo modello di sviluppo è insostenibile, che la bolla economica di oggi forse è niente rispetto a quella che seguirà tra qualche anno. Nessuno che si preoccupa di capire come cambieranno i consumi e quindi prevedere uno sviluppo meno energivoro ad esempio. Quello che desidero è un’idea di benessere con al centro l’uomo ed il territorio. Utopia? No dobbiamo lavorare per questo e per questo noi Verdi dobbiamo impegnarci a fondo. Tornando al nostro territorio, noi Verdi per ormai “tradizione” abbiamo accompagnato le sorti del centro sinistra prima e centro sinistra autonomista poi. Conclusioni: siamo stati coinvolti solo quando i nostri risultati elettorali avevano peso. Non sempre per la verità, perché nel 2008, benchè eletti, Dellai ha preferito inserire in giunta al nostro posto un rappresentante di una formazione politica nemmeno presente in consiglio provinciale. Perché vi dico questo? Perchè fino all’ultimo speravo che il presidente Rossi, dall’alto della sua autonomia politica potesse finalmente concretizzare quello che in campagna elettorale ha più volte ripetuto, ovvero quello di valorizzare la coalizione vincente. Dico coalizione vincente non i partiti che sono entrati in consiglio provinciale. Questo atteggiamento di chiusura, mi addolora per due motivi. Il primo per non aver avuto il coraggio di dare dignità ad un movimento fedele, forse troppo, e coerente con i programmi della coalizione, il secondo perchè tra le nostre fila di candidati e non solo, a partire dalla nostra Lucia, c’erano professionalità e sensibilità decisamente all’altezza per un possibile coinvolgimento nel governo della nostra provincia. I Verdi come si proporranno per il futuro? L’incazzatura porterebbe a optare per un allontanamento da questa maggioranza, coerenza e senso di responsabilità, per quanto mi riguarda, mi suggeriscono di ritenermi più libero da certi impegni, di essere sentinella attenta sui lavori di giunta in particolare su quelli da noi proposti ed inseriti nel programma del presidente Rossi. Forse così avremmo anche maggiore visibilità ed occasione per evidenziare le nostre peculiarità. Non voglio sottrarmi alla responsabilità dei nostri risultati. Anche se prima delle elezioni temevo di poter recuperare i voti presi dai 3B (Berasi Bombarda Bassetti) la lista messa in campo dalla consulta elettorale complessivamente doveva compensare questo gap. Ma le cause del nostro risultato insoddisfacente non possono fermarsi a questo. Sicuramente nel dibattito che auspico inizi tra poco ci sarà materiale di riflessione. Vi porto una testimonianza di una certa signora Manuela, che mi ha scritto una mail chiedendomi un possibile intervento per evitare l’abbattimento di alcuni alberi a Rovereto. Io ho risposto che avrei coinvolto i nostri amministratori della città della quercia. Volevo però, con l’occasione capire perché i verdi vengono coinvolti in occasione di paventati o reali problemi di carattere ambientale per poi dimenticarsi al momento di votarli. Ecco la risposta. LEGGERE Non voglio che i Verdi siano considerati come un ufficio reclami a cui rivolgersi quando c’è un problema. Attendo i vostri commenti e mi scuso se ho sintetizzato molti concetti per cui forse sarebbe servito più tempo, quello che vi posso confermare è , a parer mio, senza cadere nella retorica e nel romantico che I verdi potranno subire un appannamento ed anche una profonda crisi nei consensi, ma i temi, i valori e le prospettive da noi designate, saranno fondamentali per costruire una società migliore, con nuovi protagonisti con l’entusiasmo di chi molti anni fa ha avuto l’intuito o la necessità di crearli. Molte cose avrei voluto dirvi, ma nel corso della nostra prossima assemblea congressuale prevista a gennaio 2014 , in cui si rinnoveranno i vertici, avrò, come presidente uscente e non candidato, occasione di essere più completo. Nel frattempo pensiamo alla miglior coppia di portavoce da proporre a gennaio a cui sarà affidata la responsabilità di portare i Verdi ai livelli che meritano. Grazie per l’attenzione Aldo Pompermaier
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