Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Con frequenza la cronaca riporta notizie di aggressioni canine ai danni di bambini, passanti, dei padroni stessi o di altri cani. In provincia di Trento negli ultimi sei anni sono state più di mille le aggressioni di cani, un numero che richiede attenzione da parte delle strutture competenti. Se, come da una risposta ad una interrogazione del 2018, la Provincia ha assicurato che è in atto una sinergia tra l’Azienda sanitaria, i consulenti veterinari presenti sul territorio e i sindaci (quali autorità responsabili della tutela dell’incolumità pubblica) per risolvere i problemi legati all’aggressività di alcune razze e spesso all’inadeguatezza delle persone nell’educare i propri animali, pare che ancora molto ci sia da fare per risolvere una questione che riguarda la tutela dell’incolumità pubblica. Più voci dell’ambiente veterinario chiedono, in base ad un’ordinanza ministeriale del marzo 2009, l’obbligo del possesso di un patentino (al momento può essere solo consigliato) per chi possiede animali di grossa taglia, patentino che potrà essere rilasciato solo dopo che i proprietari ed i loro cani abbiano superato un corso di educazione cinofila tenuto da esperti cinofili e comportamentisti. Il corso deve fornire nozioni sulla normativa vigente e sulle caratteristiche fisiologiche ed etologiche del cane, in modo da indirizzare il proprietario verso il possesso responsabile. Deve prevedere inoltre materie quali lo sviluppo comportamentale del cane nelle diverse fasi di vita, le principali cause di sofferenza dell'animale e gli errori di comunicazione nella relazione uomo-cane. Un patentino che dovrebbe essere richiesto anche per i possessori di cani di piccola taglia, che talvolta non sono educati e vengono tenuti allo stato brado, che mordono tutto quello che gli capita a tiro (o che abbaiano di continuo, distruggono tutto, urinano e defecano dove capita) e che appartengono a proprietari che, evidentemente, non hanno la più pallida idea né di cosa voglia dire educare un cane, né quali siano le responsabilità civili e penali di un proprietario di cani. Tutto ciò premesso, interrogo il presidente della Provincia per sapere: – se ritenga utile istituire un tavolo tecnico a cui partecipino rappresentanti delle istituzioni pubbliche (Provincia e Comuni), veterinari e forze dell’ordine, che si occupino sia del tema della diffusione di una cultura della corretta gestione del cane sia di elaborare strumenti normativi adeguati allo scopo; – se ritenga utile e necessario interessare l’APSS affinché assieme ai Comuni e all’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Trento valutino l’opportunità di organizzare dei corsi obbligatori di almeno 10 ore per insegnare ai futuri possessori di cani come gestire correttamente i loro animali, con il conseguente rilascio di un patentino, a seconda della taglia dell’animale che si intenda possedere.
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LUCIA COPPOLA |
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