Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 14 marzo 2008 La Provincia dia un segnale di cambiamento, bloccando la costruzione a Tremalzo dell’hotel da 390 posti letto per un volume da 50 mila metri cubi. L’appello arriva dal consigliere provinciale Roberto Bombarda (Verdi e Democratici del Trentino), all’indomani dell’approvazione della variante al piano regolatore di Tiarno di Sopra che apre la strada («salvo modifiche della Giunta provinciale») a quella che Bombarda definisce come «una delle peggiori operazioni di sviluppo turistico nella storia del Trentino». «A Tremalzo - scrive il consigliere - area protetta di valore internazionale ai sensi delle direttive europee, un’area da secoli dedicata al pascolo e dove è disponibile normalmente pochissima acqua (e sarà peggio in futuro) sorgerà su terreni originariamente di uso civico uno dei più grandi hotel della regione, una struttura che avrebbe enormi difficoltà a lavorare ed a produrre utili a Riva, Rimini o Campiglio, figurarsi a Tremalzo! Nonostante la Provincia abbia già notevolmente ridimensionato il progetto, stralciando la sessantina di mini-appartamenti che avrebbero attorniato l’hotel, resta il fatto che il nuovo investimento risulta essere quanto di più assurdo si possa oggi costruire in Trentino. Tremalzo avrebbe bisogno di un piano in grado di sanare i danni ambientali e paesaggistici arrecati negli anni ’70, di mettere a disposizione della comunità locale una decente stazioncina per la pratica dello sci, di rilanciare le vocazioni agro-silvo-pastorali in comunione con i pregi naturalistici che vengono riconosciuti a questo luogo, di un progetto condiviso dal basso, con tutta la popolazione, con le associazioni, con l’università e gli istituti di ricerca. Invece no, si preferisce la scorciatoia di uno scempio da 400 posti letto, che non funzionerà e fra qualche anno sarà trasformato nell’ennesima multiproprietà. Sarebbe bastata l’umiltà di guardarsi attorno, di osservare come il turismo stia cambiando, di copiare i modelli più virtuosi che stanno avanzando dalla Svizzera all’Austria, dalla Francia alla Germania. Paradossalmente, rispetto ad altri contestati e contestabili progetti (Pinzolo-Campiglio, San Martino-Passo Rolle, Folgaria-Lastebasse) qui la situazione è ancora peggiore, poiché non si tratta di aree destinate da decenni al turismo di massa (e già molto degradate), bensì di una zona protetta di valore inestimabile, che andrebbe gestita come un gioiello di famiglia per consegnarla intatta alle future generazioni!». Morale: «Chiedo alla Giunta provinciale di non cedere a questa visione ottocentesca dello sviluppo turistico e dare un segno di cambiamento, bloccando la costruzione del previsto nuovo hotel-ecomostro di Tremalzo». |
ROBERTO
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