Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 11 settembre 2010 Un disegno di legge per favorire la cultura della montagna anche a scuola, permettendo agli studenti di fare uscite invernali (le settimane bianche) e primaverili (le settimane verdi) in collaborazione con realtà territoriali come la Sat, i rifugi alpini, il servizio di Protezione civile. Per ora è solo una proposta contenuta in un disegno di legge depositato ieri in Consiglio provinciale dai consiglieri Roberto Bombarda (Verdi) e Luca Zeni (Pd). Ma nel disegno di legge si prevede anche un ruolo per il Centro per la formazione del personale insegnante di Rovereto, l’avvio di una fase sperimentale di due anni in alcuni istituti selezionati del Trentino, anche lo stanziamento economico necessario, vale a dire 1 milione e mezzo di euro in tre anni: 2011, 2012, 2013. L’idea contenuta nel provvedimento consiste nell’organizzazione di corsi e soggiorni presso i rifugi alpini ed escursionistici del Trentino, promossi ed organizzati dagli istituti scolastici in collaborazione con la Sat, con i collegi professionali delle guide alpine e dei maestri di sci, con l’associazione dei rifugi trentini, direttamente o tramite l’Accademia della montagna. «La montagna è lo sport nazionale del Trentino – sostengono Bombarda e Zeni – e formare i giovani alla conoscenza dell’ambiente significa creare un futuro anche per le professioni della montagna e per le attività economiche che si svolgono ad alta quota. Per i rifugi, per le guide e i maestri di sci si può trattare di un importante sostegno al reddito – ricordano Bombarda e Zeni – poiché si tratta di lavori molto impegnativi, legati alle condizioni meteorologiche e stagionali e che spesso non remunerano le fatiche e la passione». Con le settimane verdi e bianche - se il ddl venisse approvato ed inserito dopo l’articolo 57 della legge provinciale sulla scuola - la Provincia potrebbe anche fornire un sostegno a queste professioni e al sistema del turismo di montagna. Nel corso degli anni vi sono già state diverse esperienze e i periodi didattici in Tonale, Candriai, e altre località si fanno da tempo «ma qui si tratta di fare un salto di qualità e di estendere questa possibilità a tutti gli studenti trentini, coinvolgendo anche la Forestale, i parchi naturali, i musei e i centri di ricerca. Le lezioni saranno tenute dai professionisti della montagna e da docenti appositamente aggiornati», spiegano i consiglieri.
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ROBERTO
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