Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 10 dicembre 2010 Premesso che il Capo X del ddl 157 è dedicato alle Disposizioni in materia di istruzione e sport Visto che la legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 “Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino" prevede all’articolo 2, tra le finalità ed i principi generali, al comma l, lettera n) di "promuovere la conoscenza del territorio montano e la valorizzazione delle attività e del patrimonio alpino" prevede altresì all’art. 55, comma 2, che i Piani di studio provinciali assicurino “lo studio […] della cultura della montagna e dei suoi valori, con il coinvolgimento di esperti locali”, “la pratica di sport vicini alla montagna e l’effettuazione di periodi formativi a diretto contatto con la montagna” Considerato che il Tavolo di lavoro per la concertazione in tema di promozione e valorizzazione dello sport ha previsto, nell’ambito del Documento di aggiornamento (11.7.2008), uno specifico progetto “Scuola-Montagna”, che impegna tutte le istituzioni scolastiche e formative a “integrare il proprio curricolo con esperienze di avvicinamento concreto alla montagna” e che, a seguito di tale dispositivo, molte istituzioni scolastiche hanno promosso numerosi momenti e iniziative per la conoscenza del territorio alpino, per la pratica degli sport a contatto con la montagna, organizzando visite, escursioni e soggiorni a diretto contatto con la montagna Visto che gli incidenti che accadono in montagna, in particolare durante la stagione invernale quando diverse persone rimangono vittime di cadute di valanghe sono spesso causati dall’impreparazione degli escursionisti e che la prevenzione risulta essere l’investimento migliore, soprattutto se rivolto alle giovani generazioni, se attuato direttamente in montagna e attraverso il coinvolgimento dei professionisti della montagna Visto che per favorire ulteriormente la diffusione della cultura della montagna, la conoscenza dell'ambiente alpino e della biodiversità, delle tecniche di primo soccorso, di autosoccorso, di protezione civile e di frequentazione della montagna in sicurezza e per sostenere le attività economiche correlate alla presenza dei rifugi e al lavoro dei professionisti della montagna la Provincia potrebbe cercare di estendere al maggior numero possibile di istituti scolastici l’organizzazione di corsi e di soggiorni residenziali riservati agli studenti che frequentano il primo e il secondo ciclo di istruzione e formazione Considerato che in qualità di esperti locali e di risorse a disposizione istituzioni scolastiche per l’effettuazione di corsi e soggiorni formativi possono figurare i professionisti della montagna, il soccorso alpino e il sistema provinciale della protezione civile, il personale degli enti parco e del corpo forestale, i gestori dei rifugi, i ricercatori delle istituzioni scientifiche, culturali e museali trentine, anche in collaborazione con l'Università degli studi di Trento Considerato che il Centro per la formazione continua e l’aggiornamento del personale insegnante potrebbe programmare annualmente corsi di aggiornamento per il personale docente allo scopo di favorire una formazione specifica sia sulle tematiche in oggetto sia sulla progettazione di corsi e percorsi educativi per gli studenti Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. Entro sei mesi dall’entrata in vigore di questa legge a sollecitare le istituzioni scolastiche e formative a promuovere corsi e soggiorni a diretto contatto con la montagna, nell’ambito dei progetti “Scuola-Montagna”, allo scopo di estendere progressivamente a tutti gli studenti trentini un’offerta formativa che preveda sia la conoscenza della montagna sia l’educazione alle norme di comportamento, di sicurezza e di soccorso in montagna. cons. Roberto Bombarda
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