Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 16 novembre 2006 Si è svolta il 9 novembre 2006, a Roma, in Campidoglio, la cerimonia per la firma di una Dichiarazione di intenti tra la Commissione europea e la Conferenza delle Regioni e Province autonome, l’ANCI, l’Upi e l’Uncem sull’attuazione del Piano “D” della Commissione europea, per la democrazia il dialogo ed il dibattito tra istituzioni e cittadini. L’iniziativa, promossa dalla delegazione italiana del Comitato delle Regioni in collaborazione con l’AICCRE, intende rilanciare l’attenzione e l’impegno sul Trattato costituzionale attraverso l’avvio di dibattiti aperti nei Consigli regionali, provinciali e comunali su tutto il territorio nazionale per garantire un confronto aperto tra cittadini ed istituzioni. Per questo motivo è stato proposto ai Consigli regionali, provinciali e comunali di adottare un apposito ordine del giorno (o mozione) redatto secondo un testo comune. Il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento Nell’approssimarsi del 50° anniversario dei Trattati di Roma e per incoraggiare la ripresa del processo di ratifica del Trattato Costituzionale europeo, indispensabile per la realizzazione del “progetto europeo”, Consapevole della crescente importanza della dimensione europea nella vita dei cittadini; Cosciente del fatto che una corretta governance si fonda sui principi di prossimità, sussidiarietà e interdipendenza; Convinto che il processo di unificazione dell’Europa della pace e della solidarietà sia necessario e ineludibile; Certo del ruolo fondamentale che le autorità regionali e locali possono svolgere per far crescere nei cittadini una forte coscienza europea attraverso una migliore comunicazione dell’Europa al cittadino; si impegna ed impegna la Giunta provinciale a: 1. Mobilitare i cittadini sui temi europei che hanno maggiore incidenza sulla loro vita in modo da favorire una partecipazione più consapevole alla costruzione del progetto europeo; 2. Richiedere ai propri eletti di operare di concerto per stabilire un legame democratico tra l’UE e i cittadini, raccogliendo le istanze di questi ultimi; 3. Incoraggiare l’introduzione nei programmi scolastici di corsi di educazione civica su: il significato del progetto europeo, i suoi valori costitutivi, la genesi e le sfide per il futuro; 4. Richiedere all’Unione europea che la politica comunitaria sia rivolta particolarmente ad affrontare i problemi che maggiormente stanno a cuore ai cittadini come ad esempio: l’occupazione, lo sviluppo urbano e rurale, la sicurezza, la tutela dell’ambiente e l’immigrazione, l’inclusione sociale; 5. Richiedere alla Delegazione italiana nel Comitato delle Regioni di essere un tramite visibile tra il sistema delle Autonomie del Paese e l’UE, garantendo il rispetto dei principi di prossimità, sussidiarietà e interdipendenza e facendosi latore delle aspettative locali nel disegno europeo; 6. Richiedere ai mezzi di comunicazione nazionali e locali che l’informazione e la comunicazione dell’UE e sull’UE siano considerate un fondamento indispensabile della loro opera di informazione e divulgazione. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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