Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 31 ottobre 2007 Il tredicesimo “Sentiero Frassati” d’Italia è stato inaugurato sabato 8 settembre a Sasso di Castalda, in Basilicata, alla presenza – tra gli altri – dei presidenti generali del Club Alpino Italiano, Annibale Salsa, e della “Giovane Montagna”, Luciano Caprile, e del past president del CAI e del Club Arc Alpin, Roberto De Martin. Lanciato nel 1996 dalla Sezione CAI di Salerno con il motto “Per incontrare Dio nel Creato”, il progetto “Sentieri Frassati” (www.sentierifrassati.org) si propone l’intitolazione in ciascuna regione d’Italia di un sentiero - di particolare interesse naturalistico, storico e religioso – al beato Pier Giorgio Frassati (1901-1925), il giovane torinese che “amava la montagna e la sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una palestra dove si tempra l’anima e il corpo”. Alla Campania (1996) si sono via via susseguite nell’adesione al progetto il Piemonte (1997), la Calabria (1998), la Sicilia (1998), la Toscana (1999), le Marche (2001), il Veneto (2001), il Molise (2003), l’Abruzzo (2004), la Liguria (2004), l’Umbria (2004), il Friuli Venezia Giulia (2005), ed ora – appunto – la Basilicata, mentre si apprestano a farlo per il 2008 anche altre regioni tra le quali la Lombardia e, forse, il Trentino Alto Adige. Infatti nell’ambito del Progetto per un Ecomuseo “Dalle Dolomiti al Garda” che possa valorizzare e promuovere il territorio, i beni culturali ed ambientali, le tradizioni ed i modi di vita delle popolazioni locali, l’Associazione Pro Ecomuseo delle Giudicarie esteriori ha inteso programmare fin dal 2002 la realizzazione di un itinerario escursionistico da intitolare alla figura del beato Frassati. L’itinerario è stato progettato con la collaborazione tecnica della Sezione CAI/SAT di Ponte Arche e si dovrebbe svolgere in ambiente agricolo, montano e forestale seguendo strade interpoderali e forestali e facili sentieri escursionistici della rete curata dalla SAT. Non sarà dunque necessario “aprire” alcun nuovo sentiero. Per valorizzare al massimo i segni della cultura religiosa di questa parte del Trentino, l’itinerario prenderà vita e si concluderà presso due santuari diocesani e toccherà nel suo sviluppo altri santuari, chiese pievane ed altri luoghi di culto (quali chiese minori, eremi, edicole votive). Le quattro tappe previste dal progetto di massima condurranno i “pellegrini del terzo millennio” dalla Madonna delle Grazie (Arco) alla Madonna di Caravaggio (Moline di Deggia, San Lorenzo in Banale), passando per i Passi di San Pietro e di San Giovanni, le tre chiese pievane delle Giudicarie esteriori ed il santuario diocesano dell’Assunta a Dasindo. Il “Sentiero Frassati” si innesterà sul “Sentiero San Vili”, inaugurato dalla SAT nel 1988 e dedicato alla figura di San Vigilio, Patrono dell’Arcidiocesi di Trento. Vista la rilevanza nazionale ed internazionale del progetto l’Associazione ha chiesto di poter contare su vari patrocini e sostegni materiali ed ha ottenuto l’apprezzamento dell’Arcivescovo ci Trento. Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale a sostenere la realizzazione anche in Trentino, in collaborazione con la Sat, di un sentiero da dedicare alla memoria del beato Pier Giorgio Frassati, sentiero da inserire nella rete nazionale promossa dal Club Alpino Italiano. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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