Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 3 ottobre 2007 Dall'ultimo Congresso Internazionale sull'Obesità che si è svolto a Sidney il mese scorso è emerso un dato allarmante: a causa delle malattie dovute all'obesità e al sovrappeso, i ragazzi delle nuove generazioni che per circa un terzo (secondo una recente indagine Coldiretti) presentano già segnali di obesità, potrebbero avere una vita più breve dei propri genitori. Le cause principali sarebbero dovute ai cosiddetti “cibi spazzatura”, cioè cibi e bevande ricchi di grassi e zuccheri, nonché alla cattiva informazione veicolata dalla pubblicità. Per questo CODICI, l’associazione per la difesa dei cittadini consumatori, ha chiesto al Ministero della Pubblica Istruzione di istituire nelle scuole un'ora a settimana dedicata alla sana a corretta alimentazione. L'associazione ha pure ricordato al Ministero che Coldiretti ha denunciato più volte gli effetti collaterali che merendine, caramelle e bibite, largamente consumate dai bambini sia a casa che a scuola, provocano, a causa dell'alta percentuale di coloranti e conservanti. "Ciò che non è tollerabile – è stato scritto al Ministero - è che le pubblicità di merendine e bibite, ideate per captare l'attenzione di genitori e bambini, continuino ad affermare quanto questi alimenti siano salutari e adatti ad una corretta alimentazione. Il tutto condito da visioni di scenari campestri come a sottolineare la genuinità di tali prodotti che, invece, sappiamo contenere coloranti, conservanti ed esaltatori di sapidità. Non vogliamo demonizzare le merendine ma deve essere ben chiaro che si tratta di alimenti da consumare sporadicamente e non sui quali basare lo stile alimentare dei nostri figli. Inoltre sarebbe opportuno che le scuole assicurassero la disponibilità di alimenti locali, freschi e sani come spremute, frutta e verdura di stagione, in grado di garantire un adeguato apporto idrico utile a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità. Per questo l’associazione per la difesa dei cittadini consumatori appoggia la misura preventiva di fermare la vendita delle merendine e dei dolci nei distributori automatici presenti negli Istituti scolastici (peraltro iniziative analoghe sono state adottate od annunciate in altri Paesi europei). L'obiettivo è quello di diminuire i rischi di salute legati al consumo in eccesso di merendine, contribuendo alla crescita di un cittadini più consapevole nelle scelte alimentari. E, oltre al blocco della vendita di merendine e dolci nei distributori automatici degli istituti scolastici, l'associazione chiede pure al Ministero della Pubblica Istruzione che "sia inserita, già dalle scuole materne, un'ora settimanale dedicata alla cultura della sana e corretta alimentazione". ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. a bloccare la vendita di merendine e dolci nei distributori automatici presenti negli istituti scolastici; 2. a prevedere, in loro sostituzione, la distribuzione di prodotti vegetali, preferibilmente di stagione e di origine locale o provenienti dai circuiti del commercio equosolidale; 3. ad istituire a cadenza settimanale, ad iniziare dalle scuole materne, momenti formativi rivolti al personale docente, al personale ausiliario ed ai bambini per educare alla cultura della sana e corretta alimentazione. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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