Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 11 maggio 2009 Il recente terremoto in Abruzzo ha fornito l’ennesima dimostrazione della capacità organizzativa e dell’efficienza della Protezione civile del Trentino. Un sistema che si basa sul rapporto tra le strutture permanenti della Provincia – il Dipartimento provinciale al quale afferiscono, tra gli altri, i Servizi Geologico, Prevenzione rischi, Antincendi e la Scuola provinciale antincendi - e la considerevole rete del volontariato, diffuso capillarmente in tutte le valli, basti considerare che nei 223 Comuni trentini sono presenti ben 239 corpi dei vigili del fuoco volontari, alcuni dei quali hanno una storia secolare alle spalle, contando complessivamente su un numero di circa 5 mila volontari che si affiancano all’efficiente organizzazione del Corpo permanente. Nel corso degli ultimi decenni la Provincia ha sostenuto con convinzione il rafforzamento del sistema provinciale della Protezione civile, attraverso alcune leggi – tra le quali, accanto a numerose norme stratificate nel tempo sull’organizzazione e funzionamento del Servizio Antincendi, la LP 26/1988 istitutiva della Scuola provinciale antincendi, la LP 2/1992 che disciplina l’organizzazione degli interventi in materia di protezione civile - favorendo la crescita formativa dei professionisti e dei volontari ed avvicinando anche centinaia di giovani, in particolare attraverso gli allievi dei vigili del fuoco. Va quindi evidenziata la meritoria funzione svolta dalla Croce Rossa, dalla Croce Bianca, dal Corpo del Soccorso alpino e speleologico, dai Nuvola dell’Associazione nazionale Alpini, oltreché ovviamente dalle Forze dell’Ordine e da altre organizzazioni che quotidianamente – ed in via straordinaria nel caso di grandi eventi calamitosi – svolgono una funzione encomiabile di soccorso ma anche di prevenzione e di educazione. L’opera svolta dai professionisti e dai volontari del Trentino ha dunque favorito una rilevante crescita delle competenze e delle sensibilità dell’intera società civile della nostra provincia, contribuendo a formare una coscienza critica circa l’importanza di conoscere i rischi, di sapere come affrontarli, di possedere nozioni di pronto intervento e pronto soccorso in occasioni di piccole e grandi calamità, ma anche di incidenti locali o domestici. Quanto accaduto in Abruzzo ci serve anche per ricordare appunto l’importanza di diffondere, a tutta la comunità ed a tutte le fasce d’età la consapevolezza di poter possedere le nozioni basilari per affrontare ogni evenienza. Grazie all’opera della Provincia e del volontariato, già molte iniziative sono programmate ed attuate annualmente, a livello ad esempio di istituzioni scolastiche. Ma oggi, proprio basandosi sulla competenza e sulla capillarità della presenza del volontariato, è giunto il momento di proporre un ulteriore salto di qualità, che potrebbe trovare riscontro anche in una futura, ipotizzata legge di riordino del sistema della protezione civile provinciale. In particolare, si ravvisa l’opportunità di programmare, su un arco temporale pluriennale, l’estensione di momenti informativi e formativi rivolti ai giovani studenti di tutti gli istituti scolastici e formativi: una sorta di lezione di “educazione civica al pronto intervento”, che possa fornire ai giovani gli elementi di conoscenza di base su come intervenire a fronte di eventi accidentali ed imprevisti di varia natura, dagli incidenti stradali agli incendi, anche di piccole dimensioni, fino al comportamento in occasione di gravi eventi calamitosi quali ad esempio terremoti, alluvioni, frane e valanghe. Di tutte le nozioni che i giovani possono apprendere durante il loro percorso scolastico ve n’è una che forse è più importante di tutte le altre: che con alcune conoscenze e competenze di base possono contribuire a salvare delle vite umane, a casa loro o in un qualunque luogo nel mondo. Tutto ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. a introdurre in via permanente, dopo adeguata sperimentazione e nel rispetto dell’autonomia degli istituti scolastici, momenti informativi e formativi rivolti agli studenti in materia di pronto soccorso e protezione civile, anche avvalendosi della diffusa, radicata e competente rete dei Vigili del fuoco volontari del Trentino e delle altre Organizzazioni di volontariato presenti sul territorio provinciale; 2. a fornire agli studenti materiale informativo riguardante la Protezione civile trentina e nazionale; 3. ad avvicinare i giovani trentini, anche attraverso le organizzazione di volontariato, ai servizi riguardanti il pronto intervento e soccorso, la protezione civile, l’antincendi affinché possano portare il loro contributo personale e professionale alla crescita del sistema della Protezione civile. Cons. Roberto Bombarda |
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