Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 9 aprile 2008 Le cronache giornalistiche riportano frequentemente casi di animali – sia selvatici, sia domestici, considerando tra questi tanto gli animali cosiddetti d’affezione quanto quelli d’allevamento ─ feriti in occasioni diverse e molto spesso deceduti, causa investimenti stradali, ingestione di bocconi avvelenati, maltrattamenti eccetera. La dichiarazione dei diritti degli animali, così come un’etica del rispetto per le diverse forme di vita, prevedono che anche gli animali debbano poter contare su forme efficienti ed efficaci di soccorso, al fine di assicurare la salute dell’animale e di evitare inutili e spesso atroci sofferenze. Questo ragionamento vale per tutte le ore del giorno e per tutti i giorni dell’anno. Sarebbe pertanto un ulteriore segno di civiltà e di attenzione per le decine di migliaia di animali che vivono nel nostro territorio e che spesso convivono con noi nelle nostre abitazioni, costituire un sistema per il pronto soccorso sul territorio provinciale (o per la maggior parte possibile dello stesso) o quantomeno per garantire una pronta e più capillare reperibilità di medici veterinari e volontari delle associazioni animaliste nei casi più complessi o difficili. Prevedendo anche la possibilità di ospitare sugli elicotteri e sui mezzi di soccorso di Trentino Emergenza medici veterinari e volontari delle associazioni animaliste nel caso di interventi di soccorso che presentino contestualmente feriti sia persone che animali (ad esempio certi incidenti che avvengono negli alpeggi durante i temporali, con ferimento di capi di bestiame che vengono “recuperati” feriti o morenti in assenza di personale competente). Mutuando i migliori esempi a livello nazionale ed internazionale si potrebbe anche pensare all’introduzione di veicoli appositi per il soccorso agli animali feriti. Andrebbero pure inserite nei regolamenti di polizia urbana delle norme che prevedano sanzioni a carico di coloro che successivamente all’investimento di un animale non si fermino a prestare il dovuto soccorso. Il tutto dovrebbe poi essere oggetto di un’adeguata campagna di informazione, diffusa capillarmente tramite i Comuni, l’Azienda sanitaria, i medici veterinari, le associazioni animaliste, eccetera. Ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. a valutare la possibilità di istituire in Trentino un servizio di pronto intervento dotato anche di appositi veicoli per il soccorso degli animali, con il coinvolgimento dei medici veterinari e delle associazioni animaliste; 2. a rendere più presente e capillare il servizio di reperibilità dei medici veterinari; 3. a considerare la possibilità di ospitare sui mezzi di soccorso di Trentino Emergenza personale adeguatamente preparato nel caso di incidenti che vedano coinvolti animali; 4. a sensibilizzare e coinvolgere i Comuni trentini affinché inseriscano nei rispettivi regolamenti di polizia municipale norme sanzionatorie a carico di coloro che investono animali senza prestare loro adeguato soccorso; 5. a promuovere un’adeguata campagna informativa affinché possano essere conosciute tutte le eventuali novità introdotte nell’ambito del soccorso agli animali, avvalendosi della collaborazione dei Comuni, dell’Azienda sanitaria, dei medici veterinari e delle associazioni animaliste. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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