Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 8 febbraio 2010 La legge provinciale 11 marzo 2008, n. 2, a tutela e promozione dell’apicoltura prevede, per la sua completa operatività l’emanazione di norme regolamentari da parte della Giunta provinciale. In assenza di questi regolamenti rimane di fatto una norma inapplicata. A distanza ormai di quasi due anni le norme regolamentari non sono ancora state emanate. In queste condizioni si creano ancora situazioni di grave danno e disagio per gli apicoltori. In alcune zone, ad esempio, continuano ad essere utilizzate (probabilmente fino ad esaurimento scorte) sementi trattate con sostanze tossiche per le api con conseguenze devastanti per gli alveari. Il ritardo per approvazione da parte della Giunta provinciale dei regolamenti attuativi della legge 2/2008 appare non giustificabile anche perché la legge – qualificando l’apicoltore come “imprenditore agricolo” alla stregua di tutti gli altri lo colloca su un piano di parità e quindi meritevole, per la sua attività, delle stesse attenzioni che vengono riservate agli altri comparti. Va da sé, anche, che stante l’importanza delle api per l’intero ecosistema, tutelando l’apicoltore e la sua attività si arreca un beneficio a tutti. Tanto premesso si interroga il Presidente della Giunta provinciale per conoscere: le ragioni di tanto ritardo nell’emanazione dei regolamenti attuativi della legge 2/2008 e se non ritenga, in via d’urgenza, di emanare almeno le disposizione che vietano l’impiego di prodotti tossici per le api nella fase di fioritura o che, per le esalazioni emesse, risultano incompatibili con l’apicoltura. Cons. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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