Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 19 giugno 2012 Ho ricevuto una segnalazione, della cui fondatezza chiedo conferma, secondo la quale sarebbe stato deciso l’abbattimento di un certo numero di volpi per verificare l’efficacia del vaccino antirabbia distribuito in questi ultimi anni. Indubbiamente la profilassi antirabbica attraverso la distribuzione di vaccino sul territorio è uno strumento essenziale per contenere l’espansione della patologia, tuttavia sorge qualche perplessità circa l’opportunità e la necessità di abbattere esemplari di volpe al solo scopo di verificare se hanno assunto il vaccino o meno. Ancora più discutibile sarebbe questa decisione se venisse attuata nel periodo in cui la volpe deve accudire i piccoli (come accade presumibilmente in questo periodo). Se proprio si vuol effettuare qualche controllo si potrebbero utilizzare metodiche meno cruente ed irreversibili, optando per altre modalità i cattura, ad esempio attraverso la somministrazione di sedativi come si fa abitualmente con altri animali selvatici monitorati. Tutto ciò premesso si interroga il presidente della Giunta provinciale per conoscere: ─ Quanti sono i casi accertati di rabbia nel territorio della Provincia Autonoma di Trento negli ultimi cinque anni; ─ se corrisponde al vero che è stato deciso di abbattere un imprecisato numero di volpi al fine di accertare se abbiano a meno assunto il vaccino; ─ nel caso la segnalazione pervenutami sia corrispondente al vero, se non ritenga opportuno effettuare i controlli sanitari sulle volpi, necessari per la corretta applicazione del piano di vaccinazioni antirabbica, ricorrendo a metodi di cattura diversi dall’abbattimento, metodi correntemente in uso quando si vuole controllare animali selvatici senza abbatterli. Con. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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