Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 20 luglio 2007 Gli organi di informazione dedicano oggi ampio risalto alla richiesta, formulata dagli operatori turistici del Tonale alla Provincia di Trento, di incrementare la produzione di neve artificiale sulla superficie del ghiacciaio della Presena al fine di "conservarlo" nella stagione estiva per l'uso sciistico. Dopo gli allarmi per lo snaturamento del turismo montano in Trentino - dalle palme e la sabbia marina a 2000 metri in Val di Fassa al grido di dolore del grande alpinista Cesare Maestri per la perdita di valori nei rifugi alpini - ci mancava solo il ghiacciaio artificiale! Evidentemente le proteste per lo sfregio del ghiacciaio della Marmolada, un atto di aggressione ad uno dei beni più preziosi delle Dolomiti, non hanno insegnato nulla! La legislazione provinciale ha sempre tutelato i ghiacciai e la recente legge provinciale n. 11/2007, all'articolo 51, li colloca fra le "aree protette", mentre il nuovo Piano urbanistico provinciale considera i ghiacciai come "invarianti", cioè come beni ambientali e demaniali (i ghiacciai sono infatti al vertice del demanio idrico, di cui la Provincia di Trento ha competenza primaria in base al proprio statuto di autonomia!) sui quali attivare il massimo livello di tutela ambientale e paesaggistica. In occasione dell'adozione della nuova legge il Consiglio provinciale ha pure approvato un ordine del giorno da noi presentato (il n. 177/XIII) che impegna la Giunta provinciale a far adottare buone pratiche gestionali a chi svolge attività impiantistica sui due ghiacciai attualmente sciabili, Marmolada e Presena. Il tutto in previsione di una chiusura definitiva di questa pratica, in tutti i sensi "insostenibile". Secondo tutti i più autorevoli studi internazionali, i ghiacciai alpini sono in fortissimo ritiro - condizione che li rende ancor più vulnerabili dal punto di vista ecologico - e lo sci estivo sui ghiacciai è un'attività fallimentare, che andrà al più presto drasticamente limitata e, in prospettiva, vietata. Occorre prenderne atto e attivare una "strategia d'uscita" da questo settore, consentendo alle imprese ed ai lavoratori, anche con il sostegno dell'ente pubblico, di riconvertire attività ed occupazione in altri segmenti dell'offerta turistica. Ma la tutela del ghiacciaio, vertice assoluto della Natura delle Alpi, va posta al primo posto e vanno respinte con forza "provocazioni" come quella del Tonale: il ghiacciaio è il bene più prezioso delle nostre montagne, non può in alcun modo essere banalizzato e ridotto a qualcosa di artificiale: non siamo a Dubai! Ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per sapere se: 1. non ritenga doveroso rigettare la richiesta formulata dagli operatori turistici del Tonale, attivando tutte le iniziative necessarie per tutelare al massimo il bene demaniale ed ambientale del ghiacciaio della Presena, area protetta del Trentino, anche in previsione di vietare definitivamente la pratica dello sci estivo. 2. non ritenga utile avviare, anche in collaborazione con i soggetti della promozione turistica locale e provinciale, uno studio ed un successivo piano di interventi per una fruizione del comprensorio turistico del Tonale più rispettosa delle caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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