Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 30 agosto 2011 Nonostante l’approvazione della norma di attuazione in Commissione dei Dodici e nel Consiglio dei ministri, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha evidentemente giudicato insufficienti le disposizioni previste per garantire un efficace coordinamento delle attività di tutela e sviluppo nell’ambito del Parco nazionale dello Stelvio, uno dei parchi storici d’Italia, fondato nel 1935, ed uno dei parchi più importanti delle Alpi e pertanto non ha firmato ancora il decreto legislativo. Ora si rende probabilmente necessario ritornare in Commissione dei Dodici e riscrivere il testo, senza la fretta che portò nel dicembre dello scorso anno a partorire una norma incompleta ed inadeguata. Sullo sfondo c’è poi la crisi economica, con i tagli agli enti locali ed alle istituzioni, tra le quali anche ai parchi nazionali. L’affidamento del parco nazionale ad un nuovo consorzio tra le Province autonome di Trento e di Bolzano e la Regione Lombardia sembrava potesse garantire quantomeno risorse economiche sufficienti per assicurare al parco la continuazione delle attività di conservazione e sviluppo locale. Ma anche la Lombardia non ha “apprezzato” la proposta trentino-altoatesina. E dunque si riparte da capo. Ma che ne sarà, in questo scontro tra livelli istituzionali, del parco dello Stelvio e del suo patrimonio ambientale di enorme valore internazionale? Fino ad ora la Giunta provinciale di Trento ha sempre avuto un tono rassicurante nei confronti della comunità locale e soprattutto verso i Comuni interessati e verso le varie associazioni. Ma a questo punto è necessario che la Provincia apra un serio dibattito nei confronti di tutti i soggetti interessati e si confronti a 360 gradi sul futuro di uno degli angoli più importanti del suo territorio. Ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere 1. come procederà l’iter di modifica dell’assetto del Parco nazionale dello Stelvio dopo lo stop imposto dal Quirinale e dopo le critiche formulate dalla Regione Lombardia; 2. se intenda darne informazione ufficiale al Consiglio provinciale di Trento; 3. se non ritenga doveroso aprire un confronto con i Comuni direttamente interessati e con le associazioni dei cittadini, in primis con le associazioni ambientaliste, per definire un percorso condiviso. Cons. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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