Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 13 maggio 2009 Sono trascorsi ormai due anni dall’approvazione e dalla successiva entrata in vigore della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11 “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d'acqua e delle aree protette (pubblicata sul b.u. 5 giugno 2007, n. 23, suppl. n. 2), a ragione considerata una delle leggi di riforma più significative della XIII legislatura. Tra i temi che hanno trovato nuova disciplina vi è quello relativo ai parchi naturali provinciali, con la creazione di nuovi parchi naturali “locali”, montani e fluviali, organizzati e gestiti sulla base di cosiddette “reti di riserve”, attraverso appositi accordi tra i Comuni e la Provincia. Vi hanno trovato così idonea soluzione parchi attesi da decenni e che possono contribuire a far crescere sensibilità, conservazione della biodiversità, cultura, nonché economia ed attrattività del territorio. Così recita l’articolo 48 - Parchi naturali locali: “1. Al fine dell'integrazione degli obiettivi di conservazione della natura con quelli relativi alla promozione e alla valorizzazione territoriale, la Giunta provinciale può attribuire alla rete di riserve la denominazione di parco naturale locale, qualora nel piano di gestione sia dimostrato il soddisfacimento dei requisiti territoriali e naturali minimi indicati dalla Giunta provinciale. 2. In relazione alle iniziative già avviate da parte dei comuni, rispondono a requisiti territoriali per il riconoscimento di parchi naturali locali i territori del Monte Bondone, del Monte Baldo, dell'area Cadria - Tenno - Misone, del fiume Avisio, nel tratto di attraversamento della Val di Cembra fino alla diga di Stramentizzo, del fiume Sarca e del fiume Chiese. 3. La Giunta provinciale promuove e fornisce collaborazione nell'attivazione degli accordi di programma nel caso previsto dal comma 2.” Nel corso del dibattito relativo all’approvazione della nuova legge – frutto dell’unificazione di alcune proposte legislative di origine consiliare e giuntale – sono stati approvati alcuni ordini del giorno proposti dai diversi gruppi politici. In particolare è stato approvato nella seduta del 9 maggio 2007 l’ordine del giorno n. 178/XIII, “Promozione degli accordi di programma per l'istituzione delle reti di riserva e di iniziative informative sulla disciplina relativa al governo del territorio forestale e montano, in relazione al testo unificato dei disegni di legge n. 77, n. 190, n. 56, n. 57, n. 102 e n. 157 concernente "Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d'acqua e delle aree protette". Così recitano la premessa ed il dispositivo di voto dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale: “Visto che l'articolo 48, comma 2, del testo unificato in esame individua ai fini del riconoscimento dei nuovi parchi naturali e fluviali locali del Trentino alcuni territori ben definiti; considerato che la Provincia prevede al comma 3 dello stesso articolo che "la Giunta promuove e fornisce collaborazione nell'attivazione degli accordi di programma" previsti per l'attivazione degli stessi nuovi parchi naturali locali; posto che è interesse della Provincia operare affinché la rete delle aree protette (ed in particolare che all'interno di questa la collaborazione tra i parchi naturali) possa essere operativa in tempi ragionevoli e possa garantire che tutti i parchi naturali - provinciali e locali - presentino caratteristiche riconoscibili e distinguibili sia da parte delle popolazioni locali sia da parte degli ospiti e che per questo fine è opportuno che siano garantiti a tutti i parchi adeguati finanziamenti per quanto riguarda la realizzazione delle finalità istitutive; visto che il disegno di legge n. 77/XIII elencava per ciascuno dei nuovi parchi naturali una serie di comuni potenzialmente interessati all'istituzione dei rispettivi enti, auspicando nel contempo un coinvolgimento dei comuni limitrofi; considerato che la nascita di nuovi parchi naturali rappresenta un passo molto importante per far crescere la cultura del rispetto della natura e dello sviluppo sostenibile, tale da giustificare da parte della Provincia un impegno supplementare nel settore dell'informazione, il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. a promuovere l'avvio, entro un anno dall'approvazione della presente legge, degli accordi di programma previsti per l'istituzione delle reti di riserve indicate nell'articolo 48, impegnandosi a contattare, informare e coinvolgere i diversi comuni interessati, anche al fine di assicurare la massima possibilità di adesione; 2. a garantire, nel caso di attuazione degli accordi di cui al punto 1, adeguate risorse per il raggiungimento delle finalità istituzionali, considerando tra queste l'informazione e l'educazione naturalistica; 3. a promuovere, con il coinvolgimento dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente ed in collaborazione con Trentino s.p.a. e le a.p.t. di ambito, iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza trentina ed agli ospiti della nostra provincia, per portare a conoscenza dei contenuti e degli obiettivi della nuova legge provinciale in materia di governo del territorio forestale e montano, delle aree protette e dei corsi d'acqua.” Poiché la coalizione di maggioranza politica che ha espresso la presidenza e la giunta provinciale per la XIV legislatura è approssimativamente la stessa che ha portato alla promozione ed all’approvazione della legge provinciale n. 11/2007 e dei relativi ordini del giorno si interroga la Giunta provinciale per sapere 1. se ed in quali tempi intenda dare piena attuazione ed operatività all’ordine del giorno n. 178/XIII approvato dal Consiglio provinciale e, in particolare, a che punto sono gli accordi di programma per l’istituzione e l’avvio dei parchi naturali del Monte Baldo, del Monte Bondone e dell’area Cadria-Tenno Misone, nonché dei parchi fluviali dell’Avisio, del Sarca e del Chiese previsti dell’articolo 48, comma 2, della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11. Cons. Roberto Bombarda
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